VIA DELLE BATTERIE, TAR RESPINGE RICORSO DEI PRIVATI: IL CANCELLO RESTA APERTO

Tar respinge il ricorso dei privati e tiene aperto il cancello di Via della Batterie. La decisione è arrivata oggi, 11 settembre

Il Tribunale Amministrativo del Lazio Sezione di Latina – Presidente Davide Soricelli, relatore Roberto Bucchi – ha respinto il ricorso del Consorzio La Batteria e Vasca Moresca con cui chiedeva di annullare le ordinanze del Sindaco di San Felice e del Comandante della Polizia Locale.

Con la prima ordinanza, è stato istituito il temporaneo divieto di transito a tutti gli autoveicoli con esclusione di quelli dei residenti, dei proprietari e/o regolari detentori di immobili e divieto di sosta con zona rimozione, ambo i lati, a tutti gli autoveicoli in via delle Batterie dal civico 39 all’intersezione con via Vasca Moresca ed in via Vasca Moresca, comprese strade confluenti, dalle ore 00:00 del 21/06/2024 alle ore 23:59 del 15/10/2024, periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi. 

Con la seconda ordinanza sindacale, di natura contingibile e urgente, è stata disposta l’apertura del cancello d’ingresso di via delle Batterie ai fini della pubblica sicurezza, sia in relazione al rischio d’incendi boschivi sia per l’eventuale necessità di accesso degli altri mezzi di soccorso, stante anche la fruizione dell’area per la rete della sentieristica del Parco e per la fruizione ai fini della balneazione.

A luglio scorso, il Tar, con decreto presidenziale del 5 luglio, aveva respinto l’invocata richiesta di misure cautelari monocratiche, rinviando la decisione dopo la discussione nel merito avvenuta ieri, 10 settembre.

Oggi, è arrivata la decisione del Tar che ha respinto il ricorso dei due consorzi privati, condannandoli alle spese a favore del Comune. Il Tar, con l’ordinanza con cui ha rigettato la domanda cautelare, specifica che i provvedimenti impugnati, “contrariamente a quanto teorizzato dai ricorrenti, non riguardano il tema dell’appartenenza della strada o del cancello, ma sono espressamente motivati con la necessità, prevalente su eventuali interessi privatistici, di attuare le misure di prevenzione degli incendi boschivi in un’area a rischio molto alto e in particolare di assicurare il libero transito dei mezzi di soccorso, peraltro in un periodo temporale definito”.

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