Già condannato per stalking e lesioni ai danni della compagna, viene condannato anche per maltrattamenti in famiglia
Il processo bis si è concluso con una dura condanna per maltrattamenti in famiglia e lesioni. 5 anni e 3 mesi di reclusione per l’uomo, S. M. (le sue iniziali), 44 anni, di nazionalità indiana, difeso dall’avvocato Rodolfo De Cave. Stabilito dal secondo collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici Nadile-Villani-Romano, anche il risarcimento della compagna e dei quattro figli minori, assistiti dall’avvocato di parte civile, Emma Persichetti, oltreché all’interdizione dai pubblici uffici e il pagamento delle spese di giudizio calcolate in 14mila euro.
Una condanna pesante, più alta della richiesta del pubblico ministero Martina Taglione che si era fermata a 4 anni e 2 mesi di reclusione.
L’indiano di 44 anni veniva, come detto, da un processo per stalking e lesioni contro la madre dei suoi figli, dove aveva rimediato una condanna. Era stata il giudice monocratico del Tribunale pontino, Laura Morselli, a ravvisare nel corso dell’istruttoria del primo processo gli estremi per l’invio in Procura degli atti, in quanto, nel corso del dibattimento, erano emerse notizie di reato a carico dell’uomo per reati quali maltrattamenti e lesioni, giudicati oggi dal Tribunale di Latina.
Il 44enne, secondo l’accusa, avrebbe maltrattato negli anni, per fatti accaduti tutti a Latina, la sua famiglia. “Una pluralità di azioni vessatorie, morali e psicologiche” messe in atto contro i quattro figli minori. Ragazzini che andavano dall’età di 4 anni della più piccola fino all’età di dieci anni del più grande.
Minacce e offese che, secondo l’accusa, hanno costituito negli anni il configurarsi di un’azione tesa a minare l’integrità psicologica, morale e fisica dei bambini.
Dal 2019, l’uomo si sarebbe comportato in maniera violenta, anche sotto l’effetto di alcol e droga, arrivando ad aggredire e minacciare i bambini: “Ti uccido…vi ammazzo perché voi dite che prendo l’alcol”. Non solo improperi e minacce, il 44enne avrebbe inoltre cacciato i bambini da casa, sbattendoli fuori la porta per diverse ore.
In altre circostanze, il padre 44enne avrebbe detto ai bambini frasi inaudite: “Non riesco a mantenervi ora, vi uccido uno alla volta”. Un clima talmente teso che i bambini, alla fine, quando tornavano a casa, erano completamente terrorizzati, anche perché nel frattempo metteva in atto episodi di violenza anche contro la madre.
Oggi, 22 aprile, è arrivata la condanna per l’uomo, tuttora detenuto, che deve sommare la prima pena per atti persecutori contro la compagna, alla seconda arrivata per maltrattamenti contro i figli avuti dalla donna, prima vittima dei suoi comportamenti.
