Variante Q3, una ordinanza del Tar di Latina intima al Comune di rilasciare l’autorizzazione dei passi carrabili
La cosiddetta variante Q3 e le tre medie strutture di vendita, tra Via del Lido e Via Ferrazza, a ridosso della SS Pontina, continua ad essere qualcosa di irrisolto e gli uffici di Piazza del Popolo hanno ricevuto una nuova diffida, in ragione di una ordinanza del Tar risalente alla fine di giugno.
Le due società interessate all’apertura degli esercizi commerciali hanno presentato ricorso al Tar contro il Comune di Latina e nei confronti della Latina Green Building dell’imprenditore Corica, ossia la società che ha realizzato la struttura finita la centro di una indagine della Procura di Latina per lottizzazione abusiva.
Le società chiedono l’annullamento della nota di piazza del Popolo con cui è considerata improcedibile la pratica del rilascio dei passi carrabili e con cui si vieta l’attività commerciale.
Il Tar rileva però che nella “presente fase cautelare, sono emerse apprezzabili ragioni in relazione al pregiudizio subito dalle ricorrenti e, per conseguenza, l’interesse di cui le stesse sono portatrici appare, allo stato, adeguatamente tutelabile”. I giudici amministrati hanno ordinato così al Comune di Latina di concludere l’istruttoria sui passi carrabili, in modo da stabilire se siano da rilasciare, anche in ragione del fatto che che il parere sulla valutazione di impatto sulla mobilità dei tre passi carrabili “è stato espresso sin dal 16 novembre 2021, in termini positivi”.
Ecco, allora, che il legale delle società ha inviato una diffida agli uffici di Piazza del Popolo “per il grave pregiudizio patito per ogni giorno di ritardo”, ad oggi quantificabile prudenzialmente, per le ragioni già richiamate nelle precedenti diffide ad adempiere, in almeno euro 5 milioni”.
Inoltre, ha scritto il legale che “rivolgo la presente alla attenzione del dirigente al bilancio, affinché ci comunichi se o meno abbia accantonato (e in che misura) le somme domandate nell’apposita voce “fondo contenzioso” presente nell’avanzo di bilancio, all’interno del rendiconto”.
Insomma, si profilano nuovi contenziosi in Comune e la vicenda della variante Q3 è tutt’altro che chiusa, anche in termini penali.