Urbanistica, l’opposizione di Latina in Comune denuncia “Rallentamenti e dissidi in Commissione tra l’assessora Muzio e il presidente Belvisi”
“Da settimane la Commissione Urbanistica del Comune di Latina è ferma, bloccata dai dissidi interni alla maggioranza. È ormai evidente la frattura tra il presidente della Commissione, Roberto Belvisi, e l’assessora all’Urbanistica Annalisa Muzio, uno scontro che sta impedendo ogni avanzamento dei lavori su temi cruciali per il futuro della città”: questa la denuncia della coalizione dei partiti di opposizione al Comune di Latina, PD, LBC, Movimento 5 Stelle e PerLatina2032.
“Dopo la frettolosa accelerata sulla ex Svar, avevamo chiesto di approfondire – anche con l’Avvocatura comunale – il contenuto del contenzioso e i rischi per il Comune. La maggioranza ha preferito tirare dritto, negando la possibilità di un confronto trasparente e di una piena informazione ai cittadini. Oggi, però, apprendiamo che è stata avviata un’interlocuzione con la società Romagnoli, la stessa di cui era stato impedito di conoscere nel dettaglio i ricorsi presentati contro l’amministrazione. Un atteggiamento contraddittorio che conferma la confusione e la mancanza di una linea politica chiara”, hanno dichiarato i rappresentanti dei partiti di minoranza.
Le contraddizioni segnalate dai gruppi consiliari sono diverse: “Nel frattempo, è stata convocata in urgenza la commissione per una nuova delibera sulla compensazione, che prevede l’annullamento della vecchia delibera sulla perequazione – già bocciata dalla Regione Lazio – e la riadozione dello strumento compensativo che rischia di complicare ulteriormente un iter già complesso, anche a causa degli errori del recente passato che potrebbero aprire la strada a nuovi ricorsi”.
“Rimane in secondo piano il progetto di rigenerazione del centro storico di Latina, firmato da Alfonso Femia, Emilio Ranieri e Francesco Romagnoli, consegnato lo scorso luglio e approvato in maniera tardiva in giunta qualche giorno fa. Un piano ambizioso che punta a ripensare le soluzioni urbanistiche e infrastrutturali per rendere la città più vivibile, accogliente e connessa al resto del territorio, dalla marina ai borghi. Quel Masterplan andrebbe illustrato in commissione e poi portato in discussione pubblica, coinvolgendo cittadini, categorie economiche, sociali e sindacali. Latina ha bisogno di liberare energie, di credere nella rigenerazione urbana come leva di sviluppo e di modernità”.
“Serve una visione chiara del futuro: una città che affronti le sfide della digitalizzazione e della transizione tecnologica, dove le infrastrutture intelligenti, la banda larga, i big data, la robotica e l’intelligenza artificiale ridisegnano il rapporto tra luoghi di vita e luoghi di lavoro. La competizione, oggi, non riguarda più solo le singole imprese, ma il contesto urbano in cui operano: ricerca, mobilità, formazione, efficienza amministrativa sono fattori determinanti per lo sviluppo. Le città che sapranno valorizzare le proprie risorse umane, culturali e tecnologiche saranno quelle capaci di attrarre investimenti, talenti e opportunità.”
Nel frattempo, denuncia ancora l’opposizione “è scomparso dal dibattito cittadino il tema del Centenario e del completamento dell’iter per la costituzione della Fondazione: Latina 2032, con la nomina del Presidente, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti. Non risultano avviati neppure i lavori per la sistemazione della sede presso la scuola di Piazza Dante. Ci chiediamo: le risorse economiche della prima tranche di finanziamento sono ancora disponibili? Intanto la sindaca Celentano appare sempre più in balia delle faide interne che paralizzano la sua maggioranza: divisioni sui rifiuti, scontri sull’urbanistica, incapacità di garantire una linea politica coerente e una gestione unitaria della città”.
“Nelle prossime settimane verranno al pettine i nodi irrisolti da troppo tempo. Già martedì, con la discussione in Consiglio del progetto ABC, la maggioranza si presenterà ancora una volta spaccata e priva di una visione comune. La città di Latina merita trasparenza, partecipazione e una guida politica capace di decidere nell’interesse collettivo, non un’amministrazione autoreferenziale, lacerata e in continua lotta interna sulle principali questioni che riguardano il futuro della nostra comunità”.
