Una determina “parcheggiata” in Regione Lazio rimette in discussione l’albergo abusivo “Grotta di Tiberio” a Sperlonga
Se sia una precisa volontà politica dovuta all’avvicinamento del sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, alla Lega, non è dato sapere. L’eterno primo cittadino sperlongano, in realtà, ha aderito al partito del sottosegretario Claudio Durigon lo scorso gennaio, mentre dalla pancia della Regione Lazio è spuntata una proposta di determina della direzione Urbanistica e Politiche Abitative, nello specifico dell’area Autorizzazioni paesaggistiche, datata 3 settembre 2024.
Un atto che sembra slegato dai passaggi politici interni al centrodestra pontino e laziale, scosso oggi, 25 luglio, anche dall’indagine su frodi pubbliche e incarichi fittizi, a carico del Presidente del Consiglio Comunale di Frosinone, Gianluca Quattrini, esponente di Forza Italia.
Ma cosa dice la proposta di determina urbanistica parcheggiata alla Pisana da qualche mese in Regione Lazio? L’oggetto è molto chiaro e riguarda il Comune di Sperlonga: si tratta di una verifica di assoggettabiltà a Vas (Valutazione Ambientale Strategica) relativa alla variante di piano “Individuazione aree per attività collettive e modifiche al Piano Regolatore Generale”.
Tradotto: una modifica al Piano Regolatore Generale di Sperlonga. Un ambito se non altro molto delicato alle latitudini sperlongane se si pensa alla maxi informativa trasmessa qualche anno fa all’Antimafia dai Carabinieri sul piano integrato. Una informativa che, per la cronaca, non ebbe nessuno sbocco giudiziario, sebbene ne abbia avuti più di uno dal punto di visto conoscitivo su un certo mondo sperlongano e diversi addentellati con cappe di criminalità organizzata.
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Altra storia. Tornando alla determina “in sonno”, la quale ha stabilito che la variante al piano regolatore sia da assoggettare alla Valutazione Ambientale Strategica, si evince dal rapporto preliminare che la proposta riguarda “l’adeguamento delle previsioni del Piano Regolatore del Comune di Sperlonga mediante l’individuazione delle attività produttive esistenti e il loro recepimento ai fini della qualificazione urbanistica“. Tale proposta “riguarda parte della fascia costiera, dal Canale di Lago Lungo, a confine con il Comune di Fondi, alla zona a ridosso di Punta Cetarola, verso il confine con il Comune di Itri e comprende le zone urbanizzate del borgo”.
Il Piano per l’individuazione delle aree produttive esistenti “si pone il duplice obiettivo di coniugare le esigenze di sviluppo turistico con la corretta fruizione della fascia costiera da parte di tutti i cittadini, e di dotarsi di uno strumento di gestione del territorio attuale ed aggiornato”.
Tre i punti cardinali della proposta di piano: aggiornamento del PRG, riportando su un unico supporto le previsioni delle varianti puntuali che nel corso degli ultimi 25 anni hanno interessato il territorio comunale di Sperlonga; ricognizione e individuazione delle attività produttive esistenti da inquadrare e qualificare sotto l’aspetto urbanistico (legata principalmente all’attività turistica balneare in relazione con il PUA degli arenili); infine, individuazione delle aree contigue le aree demaniali marittime da adeguare ad una destinazione urbanistica che regoli e favorisca la fruizione delle attività produttive.
In sostanza, il disegno è quello di aggiornare il Piano Regolatore di Sperlonga. Nella determina regionale di settembre scorso si legge che “le attività produttive esistenti sono state quindi suddivise secondo destinazione e tipologia (Turistico- Ricettive, Turistico-Ricettive all’aperto, Produttive/Direzionali, Commerciali). Inoltre, sono state individuate e perimetrate le aree contigue al litorale da adeguare ad una destinazione urbanistica che regoli e favorisca la fruizione delle attività produttive turistiche esistenti, in particolar modo le attività turistico-ricreative presenti sulle aree demaniali marittime e previste dal vigente Piano di Utilizzazione degli Arenili“.
E ancora. “La proposta di Piano, limitandosi alla mera individuazione e perimetrazione delle strutture produttive esistenti, tutte legittime e munite di titolo abilitativo, non determina pertanto alcun incremento della capacità insediativa del PRG e non comporta alcun aumento delle volumetrie e delle superfici esistenti“. Tra le strutture turistico ricettive comprese nella determina si trova l’hotel Grotta di Tiberio, la struttura di proprietà del sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, e un tempo di proprietà diretta del primo cittadino. Come noto, l’albergo è stato considerato abusivo da due sentenze amministrative e per di più sequestrato di nuovo a giugno 2024, per poi essere dissequestrato a marzo scorso, ma non più disponibile per la società privata, in quanto, nel frattempo, è stato acquisito al patrimonio del Comune.
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Nella determina si dà conto di strutture “tutte legittime”, sebbene le sentenze amministrative dell’hotel Grotta di Tiberio abbiano ricostruito una storia di abusi fino all’ordine di demolizione (mai eseguito) stabilito dallo stesso Comune di Sperlonga. Ad ogni modo, nella determina dello scorso settembre si specifica che “lo strumento pianificatorio oggetto della presente verifica non risulta chiaramente definito; da una parte la proposta si pone come variante al PRG vigente, introducendo nuove classificazioni urbanistiche sulle aree caratterizzate da attività produttive già esistenti ed a servizio delle stesse, dall’altra costituisce un aggiornamento del PRG con “le previsioni delle varianti puntuali che nel corso degli ultimi 25 anni hanno interessato il territorio comunale di Sperlonga”.
La proposta di variante ha come obiettivi quelli di “coniugare le esigenze di sviluppo turistico con la corretta fruizione della fascia costiera…” e di “dotarsi di uno strumento di gestione del territorio attuale ed aggiornato”, senza tuttavia pianificare la distribuzione delle attività produttive in relazione alla classificazione urbanistica del territorio comunale, peraltro riferendosi ad aree già trasformate;
La proposta di variante ha tra gli obiettivi anche l’individuazione “delle aree contigue le aree demaniali marittime da adeguare ad una destinazione urbanistica che regoli e favorisca la fruizione delle attività produttive turistiche” e che nello specifico le stesse sono state suddivise nelle seguenti tipologie: “Turistico-Ricettive, Turistico-Ricettive all’aperto, Produttive/Direzionali, Commerciali”.
Inoltre, la variante proposta, “pur non riguardando nuove previsioni edificatorie ed interessando “attività produttive esistenti e dotate di urbanizzazioni primarie”, consente possibili future realizzazioni tra cui “opere di sistemazione esterna a servizio di attività produttive turistico-commerciali e/o attività turistico-ricreative strettamente indispensabili alla loro fruizione, quali: percorsi pedonali e ciclabili, aree gioco, aree solarium e benessere, aree di sosta”.
Da ciò che si evince, l’hotel Grotta di Tiberio, nonostante anni di inchieste, processi, sequestri e sentenze definitive sulla sua natura abusiva, come spesso gli capita, torna di nuovo in gioco come se niente fosse successo.