UNITÀ E FESTA DELLE FORZE ARMATE, IL DISCORSO DEL PREFETTO DI LATINA

Latina ha celebrato la Giornata nazionale dell’Unità nazionale e la festa della Forze armate, con una cerimonia organizzata dalla Prefettura d’intesa con il Comune di Latina, la 4a Brigata telecomunicazioni sistemi Aeronautica militare di Borgo Piave, il comando artiglieria controaerei di Sabaudia e con la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le istituzioni civili, militari e religiose della provincia.

Dopo il tradizionale momento della deposizione di una corona commemorativa al Monumento ai caduti di Borgo Sabotino, il vescovo Mariano Crociata ha officiato la messa nella chiesa del Borgo “SS. Cuore di Gesù”. Lo schieramento delle rappresentanze militari, dei gonfaloni dei Comuni della provincia e dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma hanno fatto da cornice alle celebrazioni, che hanno visto la partecipazione e il coinvolgimento anche delle scolaresche e di numerosi cittadini.

La cerimonia è proseguita con la lettura dei messaggi istituzionali del ministro della Difesa e del presidente della Repubblica, poi hanno rivolto il loro saluto ai presenti il comandante della 4a Brigata Telecomunicazioni sistemi D.A./A.V. Aeronautica Militare e la prefetta di Latina Vittoria Ciaramella, che ha sottolineato come il ruolo delle forze armate sia stato determinante nella costruzione della nostra identità collettiva.

Ecco cosa ha detto il Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella.

“Autorità militari e civili, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, cittadini della provincia di Latina, studenti, rivolgo a tutti voi un sentito ringraziamento per essere qui oggi a celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, componenti essenziali di quel messaggio di pace e di difesa sorto nel passato, ma che l’attualità ci spinge a riproporre con un rinnovato significato. Il ruolo svolto dalle Forze Armate negli avvenimenti che hanno accompagnato la storia d’Italia è stato determinante nella costruzione della nostra identità collettiva, costituita da valori e principi che siamo chiamati a custodire con consapevolezza e gratitudine. È un supporto che continua a rivelarsi essenziale ancora oggi, a partire dalla difesa dei diritti e delle istituzioni, in cui le Forze Armate sono impegnate sul piano interno. Un contributo che, nelle missioni all’estero, si traduce prioritariamente nell’esercizio della diplomazia con obiettivi di mediazione e riconciliazione, volto ad agevolare il dialogo tra i popoli e a contrastare l’uso delle armi. Entrambe queste manifestazioni racchiudono, del resto, il significato più profondo della nostra democrazia, conquista preziosa e mai scontata. Le drammatiche vicende internazionali, che stiamo seguendo con apprensione e che proprio in questi giorni stanno evolvendo verso nuovi ed inquietanti scenari, influenzano, inevitabilmente, lo stato d’animo con cui, oggi, celebriamo l’Unità Nazionale e le Forze Armate.

Quell’unità nazionale che, attraverso la ridefinizione di territori e confini, è divenuta condivisione di ideali e libertà, espressioni del carattere di un’intera Nazione, che ci hanno consentito di vivere in un clima di pace e prosperità. I tragici fatti di questi tempi dimostrano anche come l’unità di un paese sia un bene fragile, che, se non coltivato, rischia, nel tempo, di dissolversi per mano di quanti, animati da visioni più o meno orientate ideologicamente, agiscono spesso al solo scopo di esasperare le diversità e alimentare continue occasioni di scontro. Si determina, cosi, una contrapposizione tra fazioni, impegnate a rappresentare solamente i propri interessi e incapaci di volgere lo sguardo verso un orizzonte comune. Le Forze Armate, con il contributo fondamentale delle Forze di Polizia, svolgono un’azione importante anche da questo punto di vista, evitando che vada smarrito quel senso di unità in cui ognuno di noi può riconoscersi. Oggi più che mai esprimiamo nei loro confronti sentimenti di riconoscenza e li ringraziamo per l’impegno profuso e per la presenza costante in ogni contesto, a tutela della sicurezza del territorio. Anche su ognuno di noi grava la responsabilità di contribuire alla difesa dell’unità nazionale, a partire dalla nostra provincia, evitando che ogni differenza possa giungere a prevalere sulle radici comuni.

Il tricolore, che si innalza sulle note dell’inno d’Italia, rinnova nei nostri cuori la coscienza di essere uniti e il sentimento di appartenere ad una comunità più grande, che in esso si riconosce e si identifica. In conclusione, cari ragazzi mi rivolgo a voi, perché possiate comprendere pienamente che i valori di libertà e di democrazia che ci sono oggi assicurati costituiscono il frutto di sacrifici e di sofferenze, rappresentano un bene che è nostro dovere continuare a curare e a preservare ogni giorno, tramandandolo anche a chi verrà dopo di voi”.

Articolo precedente

ZLS, PALMACCI (AZIONE): “UNA OCCASIONE A SUPPORTO DELLA LITTORINA FORMIA-GAETA”

Articolo successivo

CONSIGLIO DI STATO CONFERMA SEGGIO REGIONALE A TRIPODI

Ultime da Cronaca