20 milioni di euro il valore dell’evasione fiscale contestata dalla Guardia di Finanza di Roma ai vertici dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, l’università telematica privata
A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, i Finanzieri del Comando Provinciale della Capitale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche “per equivalente”, di beni per un valore superiore a 20 milioni di euro, pari all’imposta evasa derivante dal reato di dichiarazione fiscale infedele.
Tre le persone finite nel mirino dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Pesci e dalla pm Valentina Margi: Stefano Bandecchi, fondatore dell’istituto e amministratore dell’università, e Giovanni Puoti e Stefano Ranucci (già Presidente dell’Unicusano Fondi Calcio), dal 2016 suoi sostituti come come legali rappresentanti dell’Istituto telematico
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro da un ente non statale attivo nella formazione universitaria.
Dalle indagini, sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, è emerso che l’ente universitario avrebbe abusato del regime di esenzione dalle imposte sui redditi previsto per tali contribuenti. È stato accertato che l’Ateneo avrebbe, infatti, svolto attività commerciali in misura prevalente rispetto all’attività istituzionale, investendo circa l’80% del proprio patrimonio in società commerciali attive in diversi settori, dalla compravendita immobiliare al confezionamento di generi alimentari, dal trasporto aereo charter alla gestione di centri benessere.
Tra i vari investimenti svolti, l’Università ha acquistato, per finalità non strumentali alla formazione universitaria, un elicottero e 4 autovetture di lusso (delle quali due sono oggetto del provvedimento di sequestro): tra i beni una Ferrari e una Rolls Royce dal valore di oltre mezzo milione di euro ciascuna, un elicottero Agusta A109S e due Bmw. Per gli stessi motivi, l’ente ha anche acquisito la gestione della società calcistica della Ternana (quest’ultima non oggetto della misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria).
Sarebbero state addebitate all’Ateneo anche spese personali dell’imprenditore per circa 1,9 milioni di euro, consistenti perlopiù in biglietti aerei anche per Dubai, Toronto e Miami, e poi anche soggiorni presso strutture alberghiere per motivi estranei all’attività istituzionale ovvero per seguire le trasferte della squadra di calcio controllata.