UNA MEGA SERRA DI MARIJUANA A LE FERRIERE: CHIESTE LE CONDANNE

Una maxi coltivazione di marijuana a Borgo Le Ferriere a Latina: in udienza preliminare i responsabili, chieste le condanne

Dinanzi al Gup del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, sono state chieste le condanne per i cinque uomini accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo l’accusa, i cinque imputati avevano nella loro disponibilità una serra di marijuana a Le Ferriere per un ammontare di quasi 300 chili d’erba.

A coordinare le indagini il pubblico ministero Giuseppe Miliano che contesta il reato di spaccio di sostanze stupefacenti a Claudio Debartolo, il peruviano di 25 anni, Angulo Campos, e tre uomini di nazionalità indiana, rispettivamente di 36, 30 e 41 anni. Il pm ha chiesto per Debartolo la pena di 5 anni e 6 mesi; per Campos 5 anni di reclusione; infine, per i tre uomini di origine indiana 3 anni di reclusione ciascuno.

A ottobre 2023, gli investigatori, seguendo un furgone guidato da un uomo noto alle forze dell’ordine, avevano scoperto che i soggetti, tranne Debartolo indagato in seconda battuta, avevano nella loro disponibilità una vera e propria serra adibita alla coltivazione dell’erba, ubicata a Borgo Le Ferriere. La serra, realizzata con tutti i crismi per coltivare la marijuana, conteneva oltre 285 chili di piantine.

Dopo l’arresto, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, gli uomini si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.

Nel frattempo, era stato arrestato anche l’uomo che risultava intestatario del contratto d’affitto del terreno dove veniva coltivata la marijuana. Si tratta di Claudio Debartolo, quarantenne, il quale, secondo la Polizia, vigilava sul terreno e sulla coltivazione. Anche lui si era avvalso della facoltà di non rispondere.

L’arresto originario dei quattro soggetti era nato nel momento in cui, come riportava una nota della Questura di Roma, i poliziotti “stavano effettuando degli accertamenti in borghese su auto civetta quando hanno visto un uomo, a loro conosciuto per reati inerenti gli stupefacenti, a bordo di un furgone a Nettuno: gli investigatori della Polizia di Stato hanno così deciso di seguire il mezzo fino a quando non si è fermato davanti alla propria abitazione, in prossimità di un terreno, in provincia di Latina”.

A quel punto gli agenti del commissariato Anzio-Nettuno erano scesi dall’auto e, avvertito immediatamente un forte odore di marijuana provenire proprio dal campo, avevano chiesto spiegazioni all’uomo: lui aveva dichiarato di aver affittato uno dei suoi campi – di circa 3000 metri quadrati – di quell’appezzamento, dal mese di agosto. Attraversando diverse serre coltivate a vigneti, i poliziotti ed il proprietario erano arrivati al terreno dal quale proveniva l’odore ed hanno trovato 4 uomini, di cui 3 indiani ed 1 peruviano, rispettivamente di 35, 29, 40 e 24 anni, intenti a tagliare con delle forbici le piante di marijuana”.

“L’appezzamento di terra – spiegava la nota della Questura – era composto da filari rivestiti superiormente e lateralmente con dei teli di plastica, era dotato di impianto di irrigazione e di energia elettrica, accanto era parcheggiato un furgone all’interno del quale c’era una busta contenente un grande rotolo di pellicola trasparente e numerosi sacchi in plastica: materiale che sarebbe stato probabilmente utilizzato per confezionare le piante prima di trasportarle nel luogo di stoccaggio. Arrestati i 4 stranieri per produzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, gli investigatori hanno estirpato tutte le piante, per un peso complessivo di 285 chili e le hanno sequestrate insieme al loro furgone e al terreno usato per la piantagione”.

L’udienza preliminare di oggi è stata rinviato al prossimo 25 giugno quando parlerà l’ultimo avvocato del collegio difensivo, dopodiché il Gup emetterà la sentenza finale.

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