UNA “CAGNOTTA” CON CENA E FATTURA FALSE, IL “FRATONE” TRA CONCORSI E ALTOMARE

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Enrico, chiamato a difendersi anche dall’accusa di una mazzetta

Secondo la Procura, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Latina, Tiero avrebbe asservito la sua funzione di consigliere regionale al responsabile delle relazioni esterne e socio di Innova Spa, Lorenzo Morabito (37 anni, indagato). Una società da cui se ne irradiano diverse anche nel ramo dei trasporti.

Da quest’ultimo, secondo gli inquirenti, avrebbe ricevuto, tramite un ristoratore di Latina, la somma di 6mila euro che in realtà sarebbero stati dati in tre tranche. L’ipotesi è che Innova, che opera nel settore della ristorazione in campo sanitario (convenzionata con la Regione Lazio per il servizio presso le aziende sanitarie), abbia assunto, e ne abbia prorogato i contratti, tra il 2023 e il 2024, due raccomandati di Enrico Tiero. Un fatto piuttosto curioso: nel locale del ristoratore, “Fratone” ha organizzato una imponente cena elettorale per una candidata alle Europee 2024 per Fratelli d’Italia.

D’altra parte, Innova Spa intrattiene rapporti milionari con l’Asl di Latina e le sue società “figlie” hanno a loro volta affidamenti con la Regione come, ad esempio, la Adapta spa che si occupa di lavanderie e attrezzature per presidi ospedalieri. Morabito, quindi, non è uno sprovveduto e ha rapporti economici importanti con Regione e Asl. Un aspetto che non non deve essere sfuggito a Tiero che con lui intrattiene rapporti, raccomandandogli alla sua maniera giovani da assumere. In un caso, un ragazzo – che per Morabito “fa i danni con la pala”, quindi non proprio un cavallo di razza della meritocrazia – viene assunto perché a Tiero sta molto a cuore: il marito della madre del ragazzo è un collettore di tessere elettorali e evidentemente non deve essere trascurato. Un ragazzo “speciale”, tanto che Tiero chiede a Morabito di fargli il contratto a tempo indeterminato: torna il Sacro Graal dello “zalonismo” italico, un posto fisso è per sempre come il diamante della pubblicità.

Ma Morabito è al centro delle indagini anche per un’altra assunzione: si tratta di una donna di origine rumena, caldeggiata da Raimondo Tiero, attuale Presidente del Consiglio Comunale di Latina, al fratello Enrico Tiero. Il perché di tanta attenzione è presto detta. Era amica di un certo “Italo” che aveva portato alcune tessere elettorali per il partito. Tuttavia sarebbero stati diversi i soggetti da far assumere alla mensa ospedaliera. Lo dimostra una conversazione captata dagli investigatori tra Tiero, Leonardo Valle (manager indagato anche lui) e Morabito. E le tessere sono il solito motore che spinge il politico ad impegnarsi e a dire a Morabito: “Questo c’ha na novantina di tessere, pure questa mo gli fai il colloquio casomai”.

Secondo gli inquirenti, come accennato, Morabito avrebbe versato tramite un ristoratore di Latina la cifra di 6mila euro a Tiero per una cena aziendale. È lo stesso ristoratore di un locale sul lungomare di Latina a dire all’esponente politico di poter emettere la fattura solo a metà. La fattura, alla fine, riporta la somma intera di 6mila euro destinataria la Innova Spa di Morabito come prestazione “cena aziendale”. Ma per gli investigatori si tratta di una fattura falsa utile a giustificare il trasferimento di denaro da Innova Spa a Tiero passando per il ristorante. La questione è resa evidente dal fatto che il ristoratore dice a Tiero che deve pagare l’Iva sui 6mila euro, ma non dovrebbe essere lui a preoccuparsi, in quanto potrebbe detrarla come imprenditore che emette fattura. È per tale ragione che, secondo chi indaga, quella fattura è fittizia.

La cena aziendale si sarebbe consumata il 31 ottobre 2023, giorno di Halloween, ma gli investigatori rilevano che in quel giorno furono serviti solo 9 coperti, a fronte di un pasto che avrebbe dovuto comportare, per 6mila euro, dagli 80 agli 85 commensali. Infatti, quel giorno, gli scontrini fiscali riportano la cifra di 609 euro e non vi è traccia di scontrini per una somma di 6mila euro. C’è solo una traccia di quella somma: si tratta di una annotazione nelle comande del ristorante dove, a fronte di 6mila euro, venivano corrisposti dieci coperti. Un dato che appare irrealistico e per l’appunto falso.

Dopo meno di un mese, Tiero, a novembre 2023, contatta il ristoratore e gli dice che sarebbe passato a ritirare la somma. Quest’ultimo gli spiega che, però, il bonifico di 6mila euro non è arrivato. Tiero scrive: “Frate’ passo stasera”. E il ristoratore: “Enrico fino a ieri ancora nulla”. E lui: “Più tardi vedi che sicuramente arriva anche”. Dopodiché arrivano sul conto del ristoratore i soldi: “Ciao Enrico tutto ok”.

Il 24 novembre, il ristoratore preleva 3mila euro dal suo conto. Secondo gli investigatori, in quel giorno Tiero passa per prelevare quella somma in contanti. Il resto dei soldi sarebbe stata data in due date distinte a dicembre 2023. Lo evincono i detective rilevando, nella seconda data individuata a dicembre, il cellulare di Tiero agganciare la cella sul lungomare di Latina. L’11 dicembre, peraltro, è il ristoratore a dirgli: “Vieni dove stavo l’altra sera, ti fermi là e ti do“.

Morabito avrebbe corrisposto quei soldi in ragione dei solidi rapporti con Tiero. In un caso, il politico si darebbe da fare in Regione per una gara a cui era interessato Morabito, tanto da dire al suo interlocutore di “fare come l’altra volta”. In riferimento a un affidamento con la Asl di Rieti, Morabito dice al politico di Fratelli d’Italia: “Con quello di Rieti hai fatto un colpo da maestro e poi ti volevo dire un’altra cosa”, riferendosi al servizio di sterilizzazione dei ferri chirurgici all’Asl di Latina e prospettando un nuovo affare da far seguire al politico e ai suoi molteplici contatti.

Quando la Asl di Rieti annulla in autotutela le spese relative all’utilizzo del biocompostabile per la Innova Spa, Morabito si rivolge a Tiero, suo punto di riferimento, preannunciandogli un problema. I due si vedono nell’ufficio del politico a Latina e Tiero prende un appunto per capire cosa deve dire alla Direttrice dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli. Morabito spiega tutto nei particolari e gli evidenzia anche i problemi che ha con la Regione, in particolare con il Direttore della Centrale Acquisti.

I sostituti procuratori Antonio Sgarrella e Martina Taglione, nel chiedere l’arresto ai domiciliari di Tiero, descrivono come sia “emerso un quadro desolante di corruzione sistemica“, con la funzione pubblica inquinata. Inoltre, pur non avendo rilevanza penale, i pubblici ministeri sottolineano la figura di Enrico Tiero come, ad esempio, i contatti con Nathan Altomare, il faccendiere di Cori imputato, anche per sequestro di persona, nel processo “Dirty Glass” insieme a Luciano Iannotta (di cui è stato braccio destro fino alla rottura), senza contare il suo coinvolgimento, da cui uscì archiviato, nell’indagine “Don’t Touch” che portò alla condanna passata in giudicato del clan di Costantino “Cha Cha” Di Silvio e dei fratelli Angelo e Salvatore Travali.

Altomare si sarebbe messo a disposizione di Tiero per raccogliere tessere di partito (la vera ossessione dei politici alla “Tiero”), ossia pagarle. Tanto che Tiero invia subito il suo fido collaboratore e gli dice: “Incassa il più possibile“. Ad ogni modo, il bonifico provenendo da Altomare doveva essere fatto al collaboratore e non risultare indirizzato a lui: “Col nome suo diventa un casino. Se li fa a te“. Anche per telefono, parlando con il collaboratore, Tiero è ben attento a non fare il nome di Altomare, chiamandolo “l’uomo nero”. Alla fine Altomare versa 1000 euro dalla società Facility Consulting Group srl, detenuta a metà dallo stesso Altomare e da Nazzareno Cecinelli, amministratore delegato del polo pontino della Unimarconi, l’università telematica.

A finire nelle carte dell’inchiesta, anche un articolo di “Latina Tu”, dal titolo NELLA PROVINCIA DEI CONCORSI, STEFANELLI CACCIA MEMBRI DELLO STAFF E CAPO DI GABINETTO. Agli investigatori salta agli occhi che tra le persone idonee al concorso in Provincia di Latina, svolto a dicembre 2023, c’è anche Michela Tiero (poi effettivamente assunta), figlia del presidente del consiglio comunale di Latina, Raimondo Tiero e nipote di Enrico. Proprio quest’ultimo, si sarebbe prodigato per contattare Pasquale Loffredo, membro della commissione del concorso alla Provincia di Latina e segretario comunale di Cassino. Tiero, tramite il politico ciociaro di Fratelli d’Italia, Mario Abbruzzese (ex presidente del consiglio regionale nel Lazio ai tempi di Polverini presidente e dello scandalo di “Batman” Fiorito), avrebbe fornito i dati della nipote a ridosso della prova orale del 15 dicembre 2023. Una segnalazione per stare sicuri.

Altro interessamento di Tiero è per la moglie del consigliere comunale di Pontinia, Matteo Lovato. Anche lei partecipò a uno concorsi pubblici: “Frate’ – dice Tiero a Lovato – fa, fa, vediamo strada facendo m’hanno detto”. Tiero contatta il direttore generale del Comune di Latina, Agostino Marcheselli, dandogli il biglietto consegnato da Lovato per segnalare la moglie. In cambio della “fatica” di raccomandare la moglie, Tiero chiedeva a Lovato di votare per il Consiglio della Autonomie Locali due suoi esponenti, tra cui l’apriliano Vincenzo La Pegna. La Procura rileva, quasi sconsolatamente, che si tratta di fatti irrilevanti dal punto di vista penale. La ragione è semplice: il Governo Meloni ha abrogato il reato dell’abuso d’ufficio.

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