“I care” a Latina: un hub della cura nel capoluogo come polo multidisciplinare e per lo sviluppo del territorio. La proposta di LBC nel programma in fase di stesura
LA NOTA – Un “hub della cura” nel nostro territorio. Questa proposta, lanciata alcune settimane fa dal sindaco Damiano Coletta, avrebbe la funzione di rispondere alle esigenze territoriali di sviluppo, utilizzando la vocazione farmaceutica che lo contraddistingue; un’altra funzione, non meno importante, sarebbe quella di facilitare il dialogo tra aziende, università, ospedali e centri di ricerca, creando così un polo multidisciplinare con un forte radicamento territoriale.
LBC sta lavorando da più di un anno ad un progetto che possa conciliare le competenze che la pandemia ha reso ancora più importanti: le scienze della vita e l’economia circolare collegata alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Il programma elettorale che il movimento sta scrivendo punta molto su questo aspetto.
Il concetto di salute e di cura è infatti in trasformazione e riguarda molti aspetti della vita delle persone: riunire insieme competenze e farle dialogare è una grande possibilità di crescita e di sviluppo che ancora una volta mette al centro la persona. Il ruolo delle Istituzioni è fondamentale perché rappresenta una garanzia di equità e inclusione e mai come oggi una relazione tra il pubblico e privato virtuosa è la vera sfida che ci aspetta e che il PNRR ci offre come opportunità.
La stessa presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, pochi giorni fa ha citato il motto di Don Milani “I care”, ricordando la richiesta di solidarietà internazionale fatta dall’Italia all’Europa all’inizio della pandemia a riguardo dei vaccini, per una distribuzione equa e coordinata. Più vaccini vuol dire più salute per tutti ed è proprio da questa considerazione che bisogna partire per comprendere quale opportunità sia anche per il nostro territorio un progetto che riesca ad aggregare competenze scientifiche, economiche e sociali.