Nella cantina alle mini vele con un chilo e mezzo di hashish: svolto l’interrogatorio preventivo per un insospettabile
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, nell’ambito dell’interrogatorio preventivo, introdotto dalla riforma Nordio, un insospettabile di 53 anni, di professione impiegato, indagato per detenzione di droga ai fini di spaccio. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Tagliaferri, ha preferito non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, chiamata a decidere se disporre o meno gli arresti domiciliari, su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Bontempo.
All’uomo è contestato di aver detenuto all’interno di una cantina in affitto e in suo uso, nel complesso Ater delle Mini Vele di Viale Nervi un quantitativo da un chilo e mezzo di hashish, ritrovato nel corso di una perquisizione svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, con il supporto dell’unità cinofila dei militari di Santa Maria Galeria.
La perquisizione è stata realizzata il 17 settembre 2025, una data che non può passare inosservata. Nella notte di quel giorno, intorno all’1,30, esplose una bomba che dilaniò l’androne del palazzo e il porticato del civico 298 alla scala “O”. Contestualmente furono bruciate nel parcheggio antistante due auto di persone al di fuori da ogni giro criminale. Un’esplosione realizzata nel corso del botta e risposta criminale tra la fazione dei pusher delle Arlecchino e quelli della vecchia malavita pontina.
Ad ogni modo, il 53enne ha deciso di rimanere in silenzio. Sarà il Gip Cortegiano a decidere se applicargli la misura restrittiva o meno. È probabile che la vicenda sia inserita nell’indagine più complessiva che sta andando avanti ormai da mesi sul nuovo mercato dello spaccio a Latina e provincia.
