Aggredita, ferita e sbranata da un branco di cani a Latina: a causa del traumi riportati, è morta una ragazza di trent’anni
Si trovava a casa di un amico a Latina, nel quartiere Piccarello, alla periferia sud est di Latina. La ragazza, 26 anni, di origine sudafricana, ma residente a Latina da anni, si era recata a trovare l’amico di circa 40 anni presso la sua villa in Strada Piccarello al civico 12. Il suo nome era Patricia Masithela, aveva un figlio di appena cinque anni. È successo tutto stanotte quanto la ragazza, avvicinatasi al cancello della casa, è entrata all’interno per poi essere letteralmente assalita dai cani, in tutto cinque esemplari lasciati dentro la casa non proprio in ottime condizioni.
Poco nutriti e curati, i cani sono saltati addosso alla giovane. Le urla sono state percepite da alcuni residenti della zona che hanno dato l’allarme. Peraltro, nella stessa abitazione, circa una settimana fa, si era verificata una simile aggressione ai danni di un’altra ragazza – 26 anni, di origine ucraina – sempre amica dell’uomo quarantenne. In quel caso, anche lui era stato aggredito, ma era riuscito a placarli conoscendoli ed essendo, in teoria, il proprietario.
In questo caso, la ragazza era da sola e non ha potuto proteggersi adeguatamente. L’intervento dei poliziotti della Squadra Volante c’è stato intorno alle ore 3,30 di stanotte. La ragazza era a terra, in mezzo al suo stesso sangue, con ferite molto profonde in tutte le parti del corpo. Ancora vigile, la donna chiedeva aiuto con un filo di voce.
I sanitari del 118 sono arrivati presso la villetta del Piccarello, non prima che i poliziotti sparassero in aria per cacciare i cani. Almeno un esemplare, il più rabbioso di tutti, è stato ucciso per permettere agli operatori di intervenire. Altri due cani del branco sono scappati e poi ripresi dal servizio veterinario dell’Asl qualche ora dopo, mentre l’ultimo di essi è rimasto sul posto mettendosi da parte. Tutti gli animali a quattro zampe, così come avevano evinto i veterinari dell’Asl di Latina, erano in condizioni selvagge, per niente inclini alle relazioni con l’uomo. Di razza meticcia, almeno due di loro erano incroci da corsi e pitbull. È probabile, ma è solo un’ipotesi, che alcuni dei cani fossero affetti da qualche forma di rabbia, non avendo mai avuto le vaccinazioni del caso.
Inutile il trasporto della ragazza all’ospedale. Deceduta, il suo corpo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria che valuterà se effettuare l’esame autoptico. Il padrone degli animali – di professione operaio e un tempo titolare di un bar in Corso Matteotti – rischia un’indagine penale a carico in quanto proprietario dei suoi animali che, al di là di atti formali (come l’iscrizione all’anagrafe canina o i microchip obbligatori per legge), si trovavano all’interno della sua casa. Al momento, l’uomo, Luca D., con precedenti penali, risulta denunciato per omicidio colposo.