L’europarlamentare Matteo Adinolfi (Lega Gruppo ID): “Uber Files, interrogazione alla Commissione Europea”
“Secondo quanto si apprende a mezzo stampa, il quotidiano The Guardian è entrato in possesso di un massiccio numero di registrazioni, email e documenti interni della società multinazionale Uber, datati tra il 2013 e il 2017. Queste informazioni sono state condivise con l’International Consortium of Investigative Journalists e altri media, tra cui la BBC Panorama, e provano che la compagnia ha tenuto un comportamento ingiustificabile sotto il profilo etico, le cui conseguenze legali saranno valutate dalle autorità competenti. Un argomento su cui l’Unione europea non può far finta di nulla. Per questo, come Lega GruppoID, abbiamo presentato una interrogazione alla commissione UE al fine di conoscere la situazione.
I diversi articoli che parlano degli Uber Files denunciano l’esistenza di un legame tra la multinazionale e l’ex Vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Neelie Kroes durante l’esercizio del suo mandato (2010 – 2014). Precisamente, i documenti divulgati sembrano rivelare che Neelie Kroes stesse negoziando il suo ingresso nel comitato consultivo di Uber mentre ancora rivestiva l’incarico di Commissario Europeo per l’agenda digitale.
Inoltre, le mail divulgate sembrano provare che un’azione dell’ex Commissario Kroes a favore della multinazionale sia avvenuta sia mentre ricopriva il ruolo di Commissario che durante il successivo periodo di cooling off, al termine del quale ha cominciato a lavorare “ufficialmente” per la società.
La Commissione: (a) era al corrente di quanto rivelato? (b) intende mettere in atto misure per rendere più stringente la normativa sulle revolving doors? (c) ha intenzione di rendere noti i dati sugli attuali rapporti dei suoi componenti con Uber?”.
Lo afferma in una nota il deputato europeo della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi