TURISMO E PORTO DI GAETA, SCINICARIELLO (PD) CHIEDE CHIAREZZA: “TROPPE LE INDISCREZIONI”

Porto di Gaeta (foto da www.logisticanews.it)
Porto di Gaeta (foto da www.logisticanews.it)

Il consigliere comunale Emiliano Scinicariello (Partito Democratico) interviene sul turismo crocieristico e su futuro del porto di Gaeta

“Se fosse vera l’indiscrezione secondo la quale il Porto di Gaeta abbia rifiutato di essere banchina di sbarco di alcune navi da crociera, due nei giorni scorsi ed una prevista nei prossimi, poiché non in grado di gestire anche un traffico minimo di passeggeri, sarebbe davvero un fatto di gravità assoluta.

Sembrerebbe infatti che la Capitaneria di Porto, in ossequio ad una specifica normativa in materia di sicurezza, abbia imposto all’Autorità di Sistema Portuale l’utilizzo di una strumentazione per il controllo dei passeggeri al momento dello sbarco, e che la stessa non abbia provveduto, ritenendo il costo di questo strumento eccessivamente oneroso rispetto al limitato traffico crocieristico nel porto di Gaeta.

Se quanto appreso da fonti informate sulla vicenda fosse rispondente al vero, saremmo di fronte ad un fatto di gravità assoluta, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista socio-economico.

L’Autorità di Sistema Portuale che governa i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, è bene evidenziarlo, dispone di diverse società che svolgono servizi di interesse generale nei tre porti in questione – come ad esempio la Port Utilities S.p.A. per la gestione del servizio idrico, elettrico e telematico, la Port Mobility S.p.A. per i servizi di mobilità e parcheggi, la S.E.Port. S.r.l. per il servizio ecologico portuale e la Port Authority Security S.r.l. per i servizi di sicurezza sussidiaria – e dunque, se anche non avesse voluto investire una somma in quell’attrezzatura (staremmo parlando di 150mila euro, somma ridicola per un soggetto di queste dimensioni economiche), avrebbe potuto coinvolgere una di queste società nello specifico servizio per consentire al Porto di Gaeta di ospitare le navi da crociera e far sbarcare regolarmente i passeggeri.

Purtroppo quello che sembra essere accaduto (continuo ad utilizzare la forma dubitativa, ma le indiscrezioni al riguardo sono sempre più numerose) è un fatto, come dicevo, di notevole portata socio-economica, poiché sui traffici portuali, anche delle navi da crociera, c’è un sistema produttivo ed occupazionale che investe e legittimamente nutre aspettative di sviluppo. Queste aspettative vengono mortificate ancor più sapendo che l’ufficio dell’Autorità di Sistema Portuale di Gaeta è in stato di totale abbandono, assolutamente sottodimensionato in termini di personale, e privo di una guida che riesca poi a risolvere situazioni davvero banali come quella che descrivo.

Urge assolutamente un cambio di passo, e quando giorni fa auspicavo che la politica tornasse ad essere autorevole nel rapporto con l’Authority Portuale, intendevo proprio che facesse sentire con forza la propria voce, affinché le soluzioni potessero essere individuate in modo tempestivo senza danneggiare gli operatori economici, i loro dipendenti e tutto l’indotto.

Un Porto di Gaeta allo sbando, ma non si scorge all’orizzonte chi, con autorevolezza e visione politica, riporti la discussione sui tavoli che contano affinché possa essere affrontata e risolta in tempi brevi”.

Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale di Gaeta, Emiliano Scinicariello.

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