La città di Gaeta è tornata a concentrare la sua attenzione sulla piaga delle truffe agli anziani, un crimine che il Sindaco, Cristian Leccese, definisce inequivocabilmente “vergognoso”. L’occasione è l’importante risultato conseguito dalla Polizia di Stato, che con la Procura ha portato all’arresto di tre persone, presunte responsabili di aver utilizzato il deplorevole meccanismo della “truffa del finto carabiniere”. L’episodio non è isolato, ma si inserisce in un allarmante trend di reati che sfruttano la fiducia e la fragilità emotiva delle fasce più mature della popolazione.
Le truffe agli anziani, in particolare quelle che vedono i malviventi spacciarsi per membri delle Forze dell’Ordine o avvocati, stanno vivendo una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale, e Gaeta non fa eccezione. Il Sindaco Leccese ha espresso la profonda indignazione della comunità, sottolineando come l’inganno colpisca le vittime in modo particolarmente subdolo, minando non solo il loro patrimonio ma anche il senso di sicurezza.
«Queste sono truffe che si stanno diffondendo in maniera preoccupante, un reato che non esito a definire vergognosi – dichiara il Primo Cittadino, evidenziando la necessità di innalzare il livello di guardia e di solidarietà sociale. Il meccanismo è purtroppo noto: una telefonata concitata, la simulazione di un grave incidente stradale o di un fermo che coinvolge un parente stretto (figlio, nipote), e la richiesta urgente di denaro o gioielli per evitare conseguenze legali immediate, spesso con la successiva apparizione del finto “funzionario” incaricato di ritirare il malloppo.
«Nonostante la gravità del fenomeno, l’arresto dei tre presunti truffatori rappresenta un faro di speranza e un’efficace dimostrazione della tempestività e dell’impegno delle istituzioni. – aggiunge il primo cittadino – Esprimo un sentito plauso alla Polizia di Stato per la rapida e risolutiva operazione, e quindi un vivo apprezzamento e gratitudine in particolare al Questore di Latina Fausto Vinci, al Dirigente del Commissariato di Gaeta Crescenzio Pittiglio nonché al Procuratore della Repubblica di Cassino Carlo Fucci e al pm Alfredo Mattei. L’attività investigativa non solo ha interrotto l’azione criminale in un caso specifico, ma ha anche lanciato un segnale forte e chiaro: le Forze dell’Ordine sono attente e pronte a contrastare ogni forma di criminalità, specialmente quelle che prendono di mira i soggetti più vulnerabili. L’identificazione e l’arresto dei responsabili sono il frutto di un lavoro sinergico e meticoloso, fondamentale per garantire la giustizia e ripristinare la fiducia dei cittadini nella legalità”.