Nuova udienza del processo per truffa aggravata, presso il Tribunale di Latina, che vede come imputato Umberto Klinger in qualità di Presidente del cda e rappresentante dell’impresa Sicamb Spa
Si è tenuta, dinanzi al Giudice monocratico del Tribunale di Latina Francesco Valentini, un’altra udienza del processo Klinger nella quale sono stati ascoltati tre testimoni della difesa, tra cui Giorgio Klinger, figlio del Presidente imputato, e il capo del Personale della Sicamb Raffaele Vanacore.
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La difesa ha puntato sul fatto che l’azienda non si trovasse in difficoltà e che i sindacati erano stati informati della situazione. Il punto della parte offesa, assistita dagli avvocati Valeria Odolinto e Alfonso Donnarumma, ossia i lavoratori che sarebbero stati truffati, è che nessuno ha mai autorizzato e comunicato loro dei mancati versamenti derivanti dai soldi del Fondo Cometa compresi nella busta paga.
Al momento, nella fase di concordato, l’azienda sta versando gli arrestati ma i lavoratori si chiedono se saranno risarciti per i danni morali oppure se saranno corrisposti i mancati guadagni. I vertici dell’azienda promettono di versare gli interessi che, ad oggi, non si capisce bene a quanto ammontino.
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Secondo l’accusa rappresentata dal sostituto procuratore di Latina Giuseppe Miliano, tramite artifici e raggiri, l’azienda avrebbe fatto risultare regolari le buste paga che venivano consegnate ai dipendenti nella parte che recava l’indicazione/attestazione dì avvenuta devoluzione dei relativi importi e contributi destinati al Fondo pensione di categoria denominato “Cometa” al quale i lavoratori aderenti erano iscritti, ma che in realtà non venivano versati.
I soldi trattenuti sono riferiti per quasi tutti i quaranta lavoratori, la cui denuncia ha dato il là all’indagine della Procura, nei periodi che vanno dal 2008 al 2018. Un arco di dieci anni in cui ci sono lavoratori che si sono visti sottrarre, almeno per quanto ipotizzano gli inquirenti, somme di 25mila euro con punte massime di oltre 50mila (anche se ci sono dipendenti che contestano somme superiori trattenute ma che non sono al momento tra le parti offese). Il danno per i lavoratori con il Tfr menomato ammonta a quasi un milione di euro: per l’esattezza a poco più di 925mila euro.
Per tale ragione, il Presidente Klinger è imputato per truffa aggravata in concorso.