Il Tribunale di Latina ha stabilito in primo grado che Attilio Saturno e la banca per cui ha lavorato come promoter fino al maggio 2015 dovranno rifondere oltre 1 milione e 300mila euro, oltre alle spese legali pari a 24mila euro, a un imprenditore latinense e alla moglie di quest’ultimo che tra il 24 e il 31 ottobre 2014 si videro prosciugare il proprio conto bancario. Come ampiamente riportato a pag. 19 nell’editoriale di Graziella Di Mambro su Latina Oggi (21/12/19), sorte analoga sarebbe capitata ad altri 27 clienti che avevano affidato i propri risparmi all’allora Presidente del Terracina calcio.
L’ex promotore finanziario di Fondi, radiato dall’albo di appartenenza l’anno successivo a seguito di una querela denuncia sporta alla Procura di Roma dal Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’istituto di credito per cui lavorava, avrebbe fatto transitare il denaro, messo a disposizione dagli ignari correntisti per eventuali investimenti finanziari, verso i conti della squadra di calcio cui era presidente. Prova ne sarebbe stata un assegno di 208mila euro con doppia intestazione: una riportante il nome di un istituto previdenziale privato e l’altra la squadra dei “tigrotti” che oggi milita in Promozione. La banca a dire del giudice civile non avrebbe fatto abbastanza, o comunque avrebbe agito troppo tardivamente, a tutela dei risparmiatori e per questo dovrà concorrere alla restituzione dell’intero ammontare nei confronti dei due coniugi.
Sembra passato un secolo da quella vittoria ai play-off nazionali durante la stagione 2012-2013 che consente ai bianco-celesti di raggiungere la serie D. Come se non bastasse, durante la stagione successiva gli undici sfiorano l’accesso in Lega Pro, traguardo mai raggiunto nella storia, conseguendo il 2° posto durante la regular season e fermandosi solo alla seconda fase dei play-off. Dopo aver annunciato le proprie dimissioni da presidente nel giugno 2014, Saturno, pur conservando il controllo delle quote societarie, intavola una trattativa per la cessione della polisportiva con l’imprenditore campano Ugo Di Paolo che non arriverà mai a buon fine.
La stagione 2014-2015, che coincide temporalmente con le presunte macchinazioni di Saturno ai danni dei risparmiatori, segna il declino del Terracina. A fine campionato diciassettesimo posto in classifica e retrocessione in eccellenza! A metà del luglio 2015 si apprende che la squadra non si è potuta neppure iscrivere al campionato di Eccellenza per gravi difficoltà finanziarie. La società fallisce e solo l’intervento di un gruppo di tifosi permette alla neonata Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Terracina di iscriversi nell’ultima serie possibile (la terza categoria).
Nel novembre 2017 viene archiviata una prima inchiesta che vede Saturno accusato di truffa aggravata e appropriazione indebita ai danni di quattro risparmiatori terracinesi per la somma complessiva di 260mila euro.
La passione per il pallone di Saturno non conosce sosta e si reinventa responsabile marketing della squadra di beach soccer femminile di Terracina. L’estate scorsa circola la voce di un inserimento nel quadro societario del Formia calcio di Saturno. Vagheggiamenti nella nostalgia del tempo che fu: ora il promoter deve percorrere i vari gradi del procedimento civile e penale.