L’Ordine degli Avvocati di Latina scrive al Consiglio Superiore della Magistratura e sollecita la nomina del Presidente del Tribunale di Latina
“Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina intende sollecitare, compatibilmente con il gravoso carico di lavoro della Commissione, la nomina del Presidente del Tribunale di Latina, stante la vacanza perdurante dal 31 maggio 2024. La situazione attuale del secondo Tribunale del Lazio, per volume di affari ed avvocati iscritti all’Ordine forense, è preoccupante e rischia di minare, nei prossimi mesi, l’ordinario funzionamento dell’Ufficio”. Come noto, infatti, l’ultima Presidente, Caterina Chiaravalloti, passata alla presidenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria, non è stata sostituita.
“In tal senso, da un anno il Presidente della Seconda Sezione civile, Antonio Masone, svolge lodevolmente anche le funzioni di Presidente del Tribunale ed è stato scelto per il posto di Presidente di Sezione presso il Tribunale di Velletri, mentre il Presidente della prima Sezione civile dal 31 maggio 2025 cesserà le funzioni per il raggiungimento dei limiti di anzianità.
In buona sostanza, tra pochi giorni, – continua la lettera scritta dal Presidente dell’Ordine, l’avvocato Gianni Lauretti – il Tribunale di Latina rimarrà con un solo Presidente di Sezione, il dottr Gian Luca Soana, che attualmente presiede tutta la sezione penale (compreso l’Ufficio GIP/GUP) e presiede 5 Corti di Assise ed il primo Collegio penale, che tratta, tra gli altri, delicati processi di criminalità organizzata, e difficilmente potrà occuparsi di tutti i settori del Tribunale (civile e penale), ivi compresa la Presidenza. Appare, quindi, estremamente urgente e necessaria la nomina del Presidente del Tribunale per garantire all’Ufficio un minimo di funzionalità ed evitare la paventata sospensione delle funzioni giurisdizionali, evidenziando che il Circondario di Latina, da mesi, risulta privo anche del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Latina”.
“Quella rappresentata è una situazione non più tollerabile che mina pesantemente la funzionalità e la credibilità di questo importante Ufficio giudiziario del Distretto della Corte di Appello di Roma, gravato anche da preoccupanti scoperture di organico di magistrati, ordinari ed onorari, e del personale amministrativo”.