Il Comitato per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia si rivolge pubblicamente alla Prefetta Vittoria Ciaramella e alle istituzioni
“Ancora oggi, a distanza di ben cinque anni dalle rilevate criticità strutturali viarie, si deve, purtroppo, segnalare alle Signorie Vostre lo stato di degrado in cui versano, lungo la Flacca S.R. 213, gli otto viadotti indispensabili per l’attraversamento lato litoranea, ovvero esternamente al centro cittadino, di Formia; città perennemente martoriata da migliaia di mezzi pesanti e da un traffico di portata nazionale che insiste su strade inadeguate e pericolose.
In particolare, per il viadotto denominato “Ospedale”, considerato il grave stato di degrado strutturale di più piloni, già con la Commissaria Prefettizia, Dott.ssa Tizzano, nel lontano 2021 si dovette procedere, con un “equilibristico compromesso” con le società di autotrasporto, a un restringimento di carreggiata con inibizione al transito per i trasporti eccezionali; un restringimento che perdura ancora oggi.
Stante, quindi, questo grave stato di impedimento sulla Flacca, ormai pluriennale, tutti i successivi trasporti eccezionali sono stati catapultati nel centro città, passando per le centralissime via Vitruvio e via Filiberto fino all’incrocio nei pressi della Caserma dei Carabinieri, per poter poi proseguire sulla cosiddetta superstrada, che è ancora in parte di competenza comunale.
Purtroppo, oltre agli ovvi e continui disagi procurati ai cittadini ivi residenti e alle attività commerciali che operano in centro, è necessario in questa sede evidenziare che anche su questo asse viario tali trasporti eccezionali devono transitare ai margini degli altri viadotti attenzionati: Pontone, Rialto e Rio Fresco; in particolare, per il terzo, che si trova in piazza Risorgimento, in passato si è già dovuto intervenire con l’inibizione al transito dei mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate.
Cosicchè, pur apprezzando il cospicuo finanziamento ottenuto dall’attuale Amministrazione per i vetusti viadotti deteriorati, si intende rivolgere un pressante invito ad accelerarne al massimo i tempi d’esecuzione, in particolare sopratutto per il ponte Tallini. A tal riguardo, onde evitare che i trasporti eccezionali debbano pericolosamente continuare a transitare per il centro cittadino – considerata spesso l’altezza dei mezzi interessati – si ritiene opportuno proporre, in concomitanza con gli attuali lavori di demolizione e ristrutturazione, la realizzazione di una campata centrale in ferro (materiale meno impattivo rispetto al cemento) e/o anche un abbassamento dell’attuale manto stradale oppure, in alternativa, la realizzazione di una rotatoria in zona pescherie. O si risolve oggi l’attraversamento esterno sulla Flacca dei trasporti eccezionali o, altrimenti, si condannerà per altri decenni il centro cittadino a subirne il supplizio.
Di conseguenza (pur tralasciando in questa sede le doverose valutazioni a latere e le soluzioni che dovranno essere peculiarmente adottate in relazione al rapporto tra le attività portuali di Gaeta, quelle industriali di Itri e commerciali del Mof di Fondi, e la schiavitù di transito con mancato ristoro in termini di sicurezza viaria che la città di Formia subisce impunemente ormai da decenni), in questa sede necessita purtroppo sottolineare alle Signorie Vostre che ancora una volta in data 26 novembre c.a. un trasporto eccezionale è stato autorizzato al transito per il centro città.
A tal proposito, non si può più continuare a subire l’arricchimento di Gaeta, compensativo per i disagi procurati da parte dell’Autorità Portuale, quando poi la stragrande maggioranza dei flussi di traffico pesante si riversa sulla litoranea formiana e, per i trasporti eccezionali, addirittura nel centro città. Si richiama, pertanto, l’immediato ripristino delle linee guida imposte dalla Commissaria Prefettizia Dott.ssa Tizzano nel 2021: l’attuazione di controlli, unitamente ai soggetti interessati, prima e dopo il transito per analizzare e verificare le condizioni delle infrastrutture coinvolte e dei sottoservizi interessati; un report fotografico di ogni passaggio; l’individuazione di misure compensative/integrative rispetto all’attuale polizza fideiussoria oggi richiesta alle società; la promozione di un incontro con le società e i soggetti interessati, onde valutare congiuntamente possibili soluzioni alternative ai percorsi di terra e ai porti di sbarco finora utilizzati“.
Così, dichiarano Gaetano Antonio Quercia (già assessore alla viabilità della città di Formia) e Gaetano Merenna ( già consigliere comunale della città di Formia) del C.I.S.A.F. (Comitato per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia).
