Fillea CGIL di Latina e Frosinone (Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’Edilizia, delle industrie Affini ed estrattive), con una nota (che pubblichiamo integralmente di seguito), ha voluto commentare il tragico incidente mortale occorso questa mattina a Via Monti (Latina), in cui ha perso la vita il pittore e titolare dell’impresa edile Luigi Frabotta.
Molti i punti critici evidenziati nel comunicato della Cgil, a firma del Segretario Generale Francesco Chiucchiolo: scarse condizioni di sicurezza, eccessiva permanenza sul lavoro, caporalato, applicazione di contratti diversi ecc. Molteplici le cause individuate dalla Cgil per spiegare l’aumento delle morti sul lavoro del 2%, nei primi sette mesi del 2019.
“Ennesimo grave incidente sul lavoro avvenuto questa mattina in un cantiere edile della provincia di Latina. Negli ultimi giorni purtroppo abbiamo assistito nelle province di Frosinone e Latina a molti incidenti sul lavoro gravi. Il 30 Agosto a Ripi un operaio ha perso la vita rimanendo sepolto durante la ristrutturazione di un’abitazione. Ieri è avvenuto il grave ferimento in un cantiere di Frosinone di due operai.
Crediamo che sia il momento di dire basta alle morti e agli infortuni gravi sul lavoro. Non possiamo assistere passivamente a queste tragedie che vedono coinvolti lavoratori che si alzano la mattina presto per recarsi nei cantieri delle nostre province per portare a casa uno stipendio per la propria famiglia.
Dall’inizio dell’anno al 31 Luglio le morti sul lavoro sono state 599 su scala nazionale, con un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Il settore Edile è quello maggiormente colpito, con una prevalenza di infortuni per caduta dall’alto, folgorazione e sepoltura, dopo 50 anni si muore ancora nello stesso modo.
Tra le cause figurano la permanenza sul lavoro in età avanzata dovuto all’aumento dell’età pensionabile oltre alla mancata applicazione delle norme sulla sicurezza che molte aziende potrebbero mettere in atto per avere un risparmio sul costo del lavoro.
Ci sono inoltre forme di caporalato e lavoro nero o grigio, in costante aumento nell’edilizia delle nostre province.
Un altro elemento importante è l’applicazione di contratti diversi dal contratto edile, infatti nel contratto edile è previsto l’obbligo di corsi di formazione specifici per le varie tipologie lavorative non presenti in altre tipologie di contratto; non è più tollerabile che nei cantieri edili vengano applicati contratti diversi.
Riteniamo necessario che i controlli vengano effettuati con tempestività e maggiore sinergia e con uno scambio di informazioni tra gli enti preposti.
Andare sui cantieri preventivamente per il controllo dell’applicazione dei sistemi di sicurezza e dell’uso dei presidi antinfortunistici che permettono un corretto svolgimento dell’attività lavorativa senza rischi inutili e gravi soprattutto per i lavoratori“.