TRA SABAUDIA, LATINA E IL LITORALE: AL MARE SARÀ UN’ESTATE CON IL METRO

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Sabaudia al mare
Sabaudia al mare

Dopo quella del capoluogo di provincia, arriva l’ordinanza per il mare di Sabaudia: anche sul litorale più conosciuto del Lazio è probabile che occorra portarsi il metro per fruire della spiaggia libera. L’estate che ricorderemo come quella del Coronavirus si presenta sempre più difficile

Dagli al sindaco! Incolpare i primi cittadini è lo sport più semplice del Belpaese: di errori ne commettono, spesso anche dolosi, talune volte finiscono in faccende anche molto serie con risvolti penali.
Non è il caso di cui stiamo parlando, ci mancherebbe. Eppure, a leggere le ordinanze di Latina e Sabaudia per la stagione balneare 2020 (simili, a loro volta, alle altre delle città del litorale pontino), rimane difficile non prenderla con un po’ di ironia, sopratutto quando alla voce spiaggia libera si legge che “nel posizionarsi, sarà cura dei bagnanti disporre l’ombrellone in modo da creare una piazza di m. 4×4 individuata come schema allegato e riprodotto nella cartellonistica all’ingresso delle passerelle d’accesso all’arenile…nel contempo, dovrà garantirsi un corridoio di passaggio di circa 2 metri di andata e ritorno dalla battigia, in tal modo permettendo il distanziamento di 1 metro dalle persone“. Non è finita, però: “lo stesso corridoio di passaggio pari a 2 metri dovrà essere garantito dal piede dunale al fine di assicurare l’afflusso e il deflusso dalle passerelle“.

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Concluse le istruzioni per i bagnanti, si passa agli ombrelloni che dovranno seguire l’andamento geometrico suddetto. Per finire: “è consigliato delimitare la propria areaa mo’ di fortinocon l’ausilio di un apposito kit al fine di garantire il distanziamento sociale“.
Non ce ne voglia il sindaco Gervasi che ha dovuto firmare l’ordinanza e che come tutti i sindaci costieri ha dovuto fare di necessità virtù, ma le regole stabilite sembrano quasi un film di Fantozzi quando il ragioniere più grottesco e famoso d’Italia si preparava per andare a caccia col compagno di sventure e umiliazioni ragioniere/geometra Filini (nella saga, una volta era ritenuto ragioniere, una volta geometra). “Ragioniereeeee, venghi al mare?”

Al netto delle ironie, è chiaro che gli amministratori hanno dovuto capire da soli, insieme ai loro collaboratori, in che modo far fruire le spiagge libere proprio per non generare la disparità con gli stabilimenti balneari (più facili da controllare): il pericolo era creare un’estate per ricchi dove solo chi avesse potuto permettersi un lettino e un ombrellone pagati avrebbe potuto farsi il bagno controllato dai concessionari del tratto di arenile.

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Chiaramente, sia per le libere che per le attrezzate, sarà vietato giocare a beach soccer o a beach volley: ossia tutte quelle attività ludico-sportive che possano dar luogo ad assembramenti. Escluse dal niet le attività come nuoto, surf, kitesurf, windsurf ecc. per cui si dovrà rispettare la distanza, onde permettendo si capisce. Ad ogni modo l’amministrazione si riserva di decidere tratti di arenile pubblico dove praticare gli sport derivanti dal mito di “Un Mercoledì da Leoni“.

Lunga la lista dei divieti su spiaggia oltre che quelli già previsti come ogni anno (ad esempio il sacchetto per il cane o il gettito di rifiuti in mare o sulla terraferma): lasciare natanti in sosta, lasciare ombrelloni e sedie a sdraio sulle libere, campeggiare. No anche al commercio itinerante (gli ambulanti) fino a nuove disposizioni e no anche alla pesca con qualsiasi tipo di attrezzo dalle ore 7 alle ore 19.

Per gli stabilimenti balneari, sono tante le prescrizioni, come la possibilità di rilevare la temperatura corporea ai clienti (se superiore ai 37,5 °C si va a casa); possibilità che diventa obbligo per gestori e lavoratori dello stabilimento. Eppoi tutta la serie di prerogative per assicurare il distanziamento, il corretto passaggio, le giuste misure tra clienti, la pulizia, i monouso eccetera. E ancora: informazione e sorveglianza, due direttive su cui l’ordinanza spinge molto.

La balneazione – quasi dimenticavamo – sarà consentita da oggi fino al 15 giugno, tutti i giorni, dalle 10 alle 18. Dal 16 giugno fino al 15 settembre dalle ore 9 alle ore 19, tranne che per i tratti di specchi interdetti con apposito provvedimento.

Ordinanze o meno, chissà che quest’estate così militarizzata, piena di cavilli e ansie, non si trasformi in una bella esperienza da ricordare? Molti ne dubitano a ragione ma, per esempio, dell’ufficio pubblico verso sui cui si riservavano le nostre maggiori imprecazioni – le Poste – dall’inizio dell’emergenza Coronavirus nessuno più si lamenta, la fila scorre e quasi quasi ci sembra tutto più efficiente. Sarà così anche per le spiagge libere?

Leggi qui l’ordinanza del Comune di Sabaudia per intero.

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