TRA POLITICA E RIFIUTI, IL DIBATTITO PUBBLICO DI “APRILIA LIBERA” E “APRILIA CITTÀ DEGLI ALBERI”

“Quando la politica serve solo a tenersi stretta la carica”, Aprilia Libera e Aprilia Città degli Alberi organizzano un dibattito pubblico

“Stiamo assistendo ad un delirio di onnipotenza di dimensioni colossali. Una sorta di bulimia di potere che guarda solo alla convenienza personale e immediata, senza minimamente tenere conto delle persone, della salute, della qualità della loro vita!

Da una parte audaci imprenditori, dall’altra una patetica rappresentanza politica e, ad assistere a questo spettacolo deprimente, un pubblico, noi cittadini, che paghiamo un prezzoaltissimo, in termini di salute, di valore del territorio, di ambiente.

Va detto che il TBM, il CSS, le discariche, l’inceneritore…sono tutti intermediari tecnologici per mascherare il fallimento di un sistema basato sullo stupro ambientale, sulla non volontàdi differenziare, sul foraggiare una filiera sporca, inquinante, contraria a tutte le logiche democratiche e alle politiche comunitarie.

A Roma quasi un milione di tonnellate di rifiuti annui non è recuperabile, VOLUTAMENTE. Seguendo il loro percorso vediamo che esso termina in una discarica o in un inceneritore, passando per un TMB/CSS. E qui ad Aprilia si sta concretizzando la chiusura del fallimentodella politica romano-laziale.

Dal 2010 non si può negare sia iniziata una progressiva escalation di modifiche su modifichedi vari impianti, il più eclatante il TBM ha divorato 18 ettari di terreno agricolo, laddove era ilBosco di Sant’Antonio, e dal 2012 ha finito per inglobare una quantità di indifferenziato paria circa 3 volte la produzione annua di tutta la provincia di Latina e che ha portato nel 2016 all’elaborazione del primo colossale progetto di discarica a La Cogna, che verrà rigettato. Aprilia da quel momento, diventa il ventre molle del Lazio, un altro progetto, anche questo rigettato, viene presentato in zona Colli del Sole. È finita l’angoscia? Neanche per sogno, perché ecco riaffiorare con l’urgenza bonifiche dei siti inquinati un nuovo progetto sempre su La Cogna, di nuovo bocciato a maggio 2021, un CSS nel Dicembre 2021 accanto l’ampliamento del TBM, con l’intento di trasformare un altro mezzo milione di tonnellate annue di indifferenziato in CSS (considerando che Aprilia non raggiunge che 8.000 t/a di indifferenziata, viene spontaneo pensare che cavalca la tigre dell’indecenza governativa romana). Ed eccoci arrivare a Maggio 2022, con la presentazione, da parte del proponentedella discarica e del CSS, di un progetto per un inceneritore, e – di qualche giorno fa – la richiesta da parte della stessa società di richiedere al TAR di aprire in via provvisoria la discarica di La Cogna (stavolta neanche si parla più di bonifica).

Perché, Sindaco, non ha indicato di iniziare la bonifica del sito a tempo debito, lei che dopoaver pagato uno studio epidemiologico, che dimostra (senza né approfondire, né correlare,per non risultare antipatici) la presenza di troppi impianti industriali (centinaia) e di troppi decessi oncologici (centinaia), – e, noi aggiungiamo, di oltre un milione di tonnellate annue di rifiuti trattati – non ha preso nessun provvedimento a tutela della salute e dell’ambiente? Ne parliamo il 15 giugno alle 16:30 presso la sala del CdQ Primo”.

Così, in una nota, le due associazione ambientaliste.

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