È fissato per mercoledì 30 ottobre l’incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge il carcere minorile Cesare Beccaria. Il procedimento riguarda i episodi di violenza, abusi e maltrattamenti ai danni di minori detenuti.
Nel corso dell’udienza verranno ascoltati 33 giovani ritenuti parti offese dalla Procura, che ha raccolto a loro carico testimonianze e referti che avvalorerebbero le accuse.
Sono 41 le persone indagate, tra agenti penitenziari, dirigenti e personale sanitario. Tra di loro anche alcuni agenti della polizia penitenziaria, tra cui donna di 33 anni e un uomo di 31 anni, entrambi di Formia.
L’inchiesta contesta, a vario titolo, i reati di tortura aggravata, maltrattamenti, lesioni personali, abuso di potere, falso ideologico e tentata violenza sessuale. I fatti si riferiscono a un arco temporale che va dal 2022 al 2024. Le indagini, coordinate dalla Procura milanese, sono tuttora in corso.
La vicenda è emersa nell’aprile del 2024 con l’arresto di 13 agenti di polizia penitenziaria, tra cui proprio l’agente originario di Formia a cui vengono contestati diversi episodi violenti, mentre altri 8 agenti erano stati sospesi. L’inchiesta ha ricostruito “frequenti e ripetute violenze psicologiche e fisiche e umiliazioni” consumate ai danni di ragazzi detenuti, in gran parte stranieri, che erano sottoposti alla loro autorità ed erano “a loro affidati per ragioni di vigilanza e custodia”. I ragazzi venivano anche picchiati con calci e schiaffi. “Compare io ti mangio il cuore” è una delle frasi pronunciate da un poliziotto della penitenziaria prima di colpire un ragazzino.