Torre Pontina, un esposto dell’ex consigliere regionale mette in discussione l’antincendio del grattacielo che svetta su Latina
È stato Comandante dei Vigili del Fuoco di Sassari, Latina e Roma ed ex Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio. Inoltre, l’ingegnere Abate è stato, con la Lista Polverini, consigliere regionale del Lazio tra il 2010 e il 2012, ricoprendo il ruolo di presidente della commissione “Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro”.
Ora, in qualità di tecnico e ingegnere, ha presentato un report sulle modalità con cui l’amministrazione comunale ha ottenuto il certificato antincendio per il grattacielo, tra le strutture più alte d’Italia. Abate ha presentato una denuncia presso la Procura di Latina.
L’esposto riguarda presunte irregolarità nella gestione della sicurezza antincendio del grattacielo Torre Pontina, dove operano, in aggiunta a una moltitudine di unità abitative, oltre 85 attività terziarie prive dei necessari titoli di prevenzione incendi, obbligatori per legge. Il D.Lgs 139/2006, all’articolo 20, prevede una pena fino ad un anno per chi ne è sprovvisto.
Secondo quanto denunciato, il Certificato di Prevenzione Incendi dell’edificio sarebbe stato rilasciato sulla base di dichiarazioni non veritiere prodotte dall’amministratore condominiale, quale datore di lavoro di un inesistente unico ufficio con più di 800 presenze. L’episodio assumerebbe rilievo anche alla luce dell’incendio del 2014, avvenuto al 25° piano della Torre, che aveva già richiesto verifiche tecniche strutturali sui piani superiori.
Abate ipotizza reati di falsità ideologica in atto pubblico e omissione di atti d’ufficio. Accuse gravi, ovviamente tutte da verificare. Secondo l’ingegnere a rischio ci sono l’incolumità delle persone e il mantenimento dei beni.
