“È stato possibile riqualificare la Torre Civica, l’arengario e il portico grazie ai fondi dedicati dal Ministero dei Beni Culturali. Per noi sono stati interventi importanti e fondamentali. Avere il simbolo della Comunità in stato di degrado non era certamente un bel biglietto da visita. Per questo siamo orgogliosi di inaugurare oggi la nostra Torre Civica. Salendo con l’ascensore è possibile arrivare alla sommità e scendendo a piedi è possibile osservare la mostra del maestro Lorenzo Indrimi che con i suoi quadri, offre ai visitatori di ripercorrere i tre cantici della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Così il sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca prima del taglio del nastro in occasione dell’inaugurazione, dopo la riqualificazione della Torre civica di Dante. La struttura alta 42 metri era stata chiusa da oltre dieci anni, lasciandola completamente abbandonata.
“Non potevo mancare all’inaugurazione della Torre Civica. Si tratta di un lavoro su un bene comunale, riqualificato con i fondi del Ministero della Cultura. In attesa del centenario della città dobbiamo preservare e ristabilire la magnificenza e lo splendore dell’architettura razionalista”.
Queste le parole del sovrintendente del Ministero della Cultura, Alessandro Betori.
“Essere qui oggi per me è un onore. Avevo poco meno di dieci anni quando conoscevo perfettamente ogni canto della Divina Commedia, sapendo addirittura chi fossero Paolo e Francesca. Sabaudia e i lavori di mio padre, innamorato di questa città, sono stati un’avventura meravigliosa che porterò sempre nel cuore”.
È il commento commosso di Mara, figlia del maestro Indrimi, presente al taglio del nastro, che ha ripercorso i ricordi di Sabaudia quando era bambina.
L’Amministrazione Mosca ha voluto restituire a Sabaudia il proprio simbolo, nel cuore della piazza, per permettere ai cittadini di potere ammirare la bellezza della città delle dune dall’alto e scoprire angoli, forse ancora sconosciuti.