TERRACINA: PINO CENTENARIO MALATO NEI GIARDINI DI LEVANTE, L’ALLARME DI LEGAMBIENTE

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Il Pino centenario colto dalla malattia denunciata dal Circolo di Legambiente

Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, tramite il Presidente Anna Giannetti, ha inoltrato un esposto per uno dei pini centenari, alto 15 metri, colti da una malattia che potrebbe coinvolgere anche gli altri alberi presenti in un giardino storico a valenza paesaggistica: i Giardini di Levante – dedicati al Battaglione Bersaglieri Zara – a Terracina presso Via Tripoli

L’esposto (di seguito lo pubblichiamo per intero) è stato inviato a Comune di Terracina – nella persona del Sindaco Roberta Tintari e dell’Ufficio Ambiente, Polizia Municipale -, Comando Carabinieri Terracina e Comando Carabinieri Forestali di Latina e Stazione di Terracina e per conoscenza alla Ditta di Gestione del Verde Urbano Verdidea srl e al Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio.

L’ESPOSTO

I Giardini di Levante sono un’area verde storica e simbolica per Terracina e chiaramente di grande valore paesaggistico, dato che essi si trovano ai piedi di Pisco Montano, uno degli attrattori turistici più importanti di Terracina e di grande valore naturalistico, visto che in esso dimorano esemplari di Pinus pinea centenari.

Uno di questi pini centenari di enorme valore paesaggistico che godeva, fino a pochi giorni fa, di ottima salute ha improvvisamente iniziato a seccarsi, (ndr: vedi foto). La chioma e le foglie hanno subito in poco tempo un rapidissimo disseccamento rimanendo sui rami e la pianta sta assumendo uno strano colore rossiccio chiaramente visibile a occhio nudo. La situazione, che ripetiamo, si aggrava di giorno in giorno, rischia di impattare anche sulla l’incolumità stessa delle persone perché indebolendo la pianta, che è ormai quasi seccata, potrebbe accadere l’irreparabile, visto che il grande albero alto 15 metri circa con la chioma ormai secca e indebolita può rovinare a terra colpendo persone e veicoli di passaggio.

Il pino si trova accanto ad altri pini coevi che non mostrano nessun segno di sofferenza per ora ma che, a causa di una eventuale patologia, potrebbero essere anch’essi danneggiati.

Chiediamo pertanto l’immediato intervento di un fitopatologo che possa accertare al più presto, attraverso una ispezione e un campionamento del tessuto vegetale, del tronco e del terreno, le cause di tale improvviso e rapidissimo evolversi verso la morte, per accertare le motivazioni di tale deterioramento e questo sia per valutare che non sia una grave patologia trasmissibile ad altri esemplari vicini o se ci siano eventualmente i presupposti di una violazione dell’art.146 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – D.lgs. 22/01/04 n.42 per la distruzione di un elemento caratterizzante il paesaggio oltre che per un fatto lesivo delle Bellezze naturali secondo quanto definito dall’art. 1 sexies della L. 431/85 e dalla L. 1497/39.

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La nostra Associazione, in qualità di portatore di interesse diffuso, potrà procedere, da sola o in collaborazione con altre associazioni o coordinamenti nazionali, alla nomina di un fitopatologo di fama per i medesimi accertamenti.

Dalle foto, si può anche notare che i Giardini pubblici, compresa l’area su cui insiste il suddetto pino purtroppo ormai in fin di vita, è attualmente utilizzata come “dehors” estivo, dove sia il pino in questione che altri pini sono stati circondati da sedie e tavoli e in alcuni casi il pavimento erboso è stato ricoperto con mattonato amovibile o con telo impermeabile.

Su tali usi temporanei la nostra Associazione contestualmente chiede di essere informata della effettiva presenza di autorizzazioni rilasciate dall’Ente Comunale e di tutte le prescrizioni, sicuramente fatte dall’Ente Comunale, per garantire la massima tutela della superficie erbosa e del prezioso patrimonio arboreo e arbustivo dei Giardini in questione.

Segnaliamo inoltre che l’Ente Comunale è purtroppo privo ancora oggi di un minimo strumento regolatorio del verde urbano e chiediamo quindi, proprio alla luce di vicende come queste, di predisporre e adottare con urgenza un piano e un regolamento del verde ai sensi delle recenti “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” prodotte nel 2017 dal Ministero dell’Ambiente e coerenti con quanto predisposto dallo specifico gruppo di lavoro ISPRA-ANCI.

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Nonostante l’assenza di strumenti regolatori riteniamo comunque di fondamentale importanza impegnare gli utilizzatori degli spazi verdi urbani, anche e soprattutto se in deroga per l’utilizzo del suolo pubblico a causa della emergenza COVID19, al totale rispetto della superficie erbosa e del patrimonio arboreo e arbustivo per evitare potenziali danni ad un bene della collettivita’.

Inoltre ricordiamo che Terracina è già una città estremamente carente in tema di verde urbano e il Rapporto annuale Legambiente ECOSISTEMA URBANO di Terracina su dati 2018 ha confermato infatti i pessimi indicatori, relativamente al verde pubblico disponibile ovvero la percentuale di verde pubblico rispetto alla superficie comunale che è pari allo 0,16%, molto inferiore alla media delle Piccole Città che è di 2,9%, con le migliori (per lo più città del nord) che si collocano oltre il 10%, e relativamente al Verde Urbano Fruibile pari a 4,74 metri quadro/abitante che risulta molto inferiore sia alla media delle Piccole Città che è di 43,94 metri quadro/abitante che a quanto stabilito dall’Art. 17 della legge 765 1967 “Modifiche ed integrazioni alla legge urbanistica” che individua in almeno in 9 metri quadri/abitante gli spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport (i cosiddetti standard urbanistici).

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