Legambiente Terracina chiede con urgenza l’istituzione della prima Zona 30 per zona balneare di Levante in memoria del piccolo Romeo, ucciso sulle strisce mentre attraversava per andare al mare con la mamma. Venerdì 20 settembre, alle ore 16,30, la presentazione della “mobility action” e del vademecum Zona 30 presso “La Panchina di Romeo” ai Giardini di Levante
Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” aderisce anche quest’anno alla Settimana della Mobilità Sostenibile (EUROPEAN MOBILITY WEEK) a Terracina dal 16 al 22 settembre, organizzata e sponsorizzata dal Comune di Terracina, che aderisce all’iniziativa del Ministero, con la presenza attiva di numerose Scuole, Associazioni, Comitati e cittadini, importante occasione per sottolineare l’ìmportanza della condivisione degli spazi pubblici. Fin dalla sua nascita nel 2016 Legambiente Terracina ha partecipato alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, ha prodotto report annuali sulla mobilità cittadina, tutti resi pubblici nelle presentazioni di Ecosistema Urbano Legambiente Terracina arrivato alla quinta edizione e ha seguito le evoluzioni del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, adottato nel 2023 e in corso di approvazione.
La Settimana quest’anno è centrata su quattro temi principali che riguardano come vivere lo spazio pubblico, come riqualificare lo spazio urbano, come creare spazi sicuri per gli spostamenti (strade scolastiche) e come pianificare e progettare strade più sicure e il Circolo, in collaborazione con Legambiente Lazio, ha scelto di dedicare la propria azione alla sicurezza stradale dei pedoni e dei ciclisti e all’impatto che tale sicurezza ha sulle principali attività economiche come il turismo balneare con l’obiettivo di cominciare da subito a creare ZONE 30 nelle principali arterie stradale lungomare.
Secondo i dati recentemente diffusi dall’Osservatorio Asaps, l’Associazione degli amici della Polizia stradale, sottostimati perché non conteggiano i decessi che avvengono più di trenta giorni dopo gli incidenti per le conseguenze dell’impatto, dall’inizio del 2024 in Italia i pedoni vittime di incidenti stradali sono stati 277 e ad essere più a rischio sono gli anziani, visto che nel 2023 il 60% dei pedoni uccisi aveva più di 65 anni, mentre il numero più alto di decessi si registra in Lombardia (46), seguita da Lazio (35) e Campania (34). A questo fenomeno si unisce quello dei ciclisti che sono vittime di incidenti stradali e solo nel 2023 a morire sul sellino sono state 212 persone, mentre nel 2024, fino a ora, se ne contano già 136. La regione con il tasso più alto di mortalità è anche in questo caso la Lombardia (25 morti). ll Lazio, tristemente, guida le statistiche sugli incidenti con 31 pedoni e 7 ciclisti già uccisi dall’inizio del 2024.
“A tale proposito vogliamo ricordare con tristezza e partecipazione alcuni pedoni morti in questi anni a Terracina mentre attraversavano sulle strisce pedonali in prossimità del mare o nel pieno centro città o nei pressi degli Ospedali: Romeo Golia, un bambino di 12 anni, ucciso sulle strisce pedonali davanti alla Spiaggetta di Levante mentre andava al mare con la mamma il 5 agosto del 2022, Daniela Muccitelli, una donna di 56 anni, uccisa mentre attraversava sulle strisce pedonali davanti al lungomare Circe all’altezza di via Basilicata il 1 febbraio del 2017, Lucia Antonietti, una signora di 88 anni uccisa sulla centralissima Via Roma mentre attraversava sulle strisce pedonali il 4 dicembre del 2023, un giovane di 27 anni, di nazionalità albanese, ucciso proprio a ridosso del cavalcavia dell’ingresso dell’Ospedale Fiorini, il 1 marzo del 2024.
Molteplici studi come quello pubblicato dalla Global alliance for road safety, alleanza globale per la sicurezza stradale partendo dai dati raccolti sui sinistri stradali da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità arrivano a conclusioni simili: esiste uno stretto legame tra velocità e mortalità nei sinistri. Il risultato è che secondo lo studio della Global alliance for road safety solo il 13% degli incidenti che si verificano tra un pedone e un veicolo che viaggia ai 30 chilometri orari risultano essere fatali. Un dato che sale al 40% quando i mezzi viaggiano a 50 chilometri orari e arriva al 73% di letalità ai 65 chilometri orari. Il motivo è presto detto più aumenta la velocità più diminuisce il campo visivo del guidatore, per cui lo spazio periferico di percezione si restringe, questo a sua volta causa un ritardo in caso si debba frenare.
La proposta di Legambiente per Terracina che verrà presentata venerdì 20 settembre alle ore 16.30 in un evento inserito nella lista di eventi della Settimana della Mobilità Sostenibile organizzato dal Comune di Terracina, davanti alla “Panchina di Romeo” – Giardini di Levante, è stata approvata anche a livello europeo come una delle azioni italiane,https://mobilityweek.eu/mobilityactions/?country=IT&action_uid=daT4jT6y, ed e’ molto concreta e allo stesso tempo rivoluzionaria: creare la prima zona 30 – riduzione della velocita’ da 50 km/h a 30 km/h a partire dai resti della Torre Gregoriana- all’ ingresso di Terracina, in memoria del piccolo Romeo Golia ucciso sulle strisce pedonali il 5 agosto del 2022 mentre attraversava con la mamma per andare a mare, dai Giardini di Levante alla Spiaggetta in piena Zona Balneare. Durante l’evento verrà presentato anche l’importante Vademecum zone 30, promosso da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, ANCMA, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO e Clean Cities Campaign, dove si afferma che in realtà la Zona 30 e la Città 30 non è semplicemente la riduzione di un limite di velocità, ma un “intervento” più ampio e complesso, infrastrutturale e culturale, di riqualificazione dell’ambiente urbano mediante la restituzione di spazio pubblico alle persone, alla loro sicurezza e socialità. Questa misura e’ però immediatamente fattibile anche perche’ preceduta prima da una riduzione da 70 km/h (Via Appia SS7) a 50 km/h (ingresso centro abitato zona Barchi- strada diventata comunale giusta DGC n.116 del 4 luglio 2024-Nuova Delimitazione del Centro Abitato LOC. BARCHI. Decreto Legislativo 30/04/1992, n. 285 e successive mm. ed ii. Nuovo Codice della Strada – art. 4 – Modifica Deliberazione di G.C. n. 269 del 29.10.2014 ) e poi da 50 a 30 km/h a partire dalla Torre Gregoriana, evidenziando opportunamente sia la riduzione della velocità che l’inizio della zona balneare con una cartellonistica “ZONA BALNEARE” per mettere in sicurezza: 1- attraversamento “Cappello del Prete”, meta dei tuffatori da uno degli scogli più rinomati della città, 2- attraversamento balneare “Acqua Magnesia”, meta molto popolare d’estate per la presenza di una fonte magnesiaca fredda sul mare, 3- attraversamento “Giardini di Levante- Spiaggetta”, luogo tristemente noto per l’uccisione del bimbo Romeo Golia, con molte famiglie che lo attraversano durante la stagione balneare per raggiungere la Spiaggetta frequentatissima dai bambini 4.- attraversamento “Giardini Monumento Caduti del Mare”/via Tripoli, in prossimità di alberghi e ristoranti verso la spiaggia antistante e verso l’area archeologica Stella Polare. Gli attraversamenti dovranno essere tutti segnalati con dossi e/o dissuasori di velocita’ compatibili con la sicurezza dei veicoli in transito e dovranno essere ripristinati gli autovelox.
Associata alla proposta, una volta istituita la ZONA 30 DELLA RIVIERA DI LEVANTE e creata quindi una fascia di sicurezza per i ciclisti, proponiamo l’allungamento dell’Anello Ciclabile di Terracina, con la creazione dell’Anello ciclopedonale di Levante, prolungando la pista ciclabile del Lungomare Circe, utilizzando il ponte ciclopedonale già in uso, in modo da valorizzare tutta l’Area Archeologico-Portuale dell’Antico Porto Traianeo e della Via Appia Traianea, verso Pisco Montano, connettendola con la intera costa di Levante attraverso un percorso intermodale dotato di punti sosta e parcheggi efficienti per bici/auto/navette, come l’ampio parcheggio di Via Marconi, programmando anche una stazione di bike sharing per favorire e incentivare il biketourism sulla Via Appia”.
“Come Legambiente nazionale, regionale e come Circolo locale vogliamo giocare un ruolo molto attivo nella attuazione del PUMS di Terracina, rendendolo un vero strumento per potenziare tutte le azioni inerenti la mobilità sostenibile e soprattutto vogliamo essere interlocutori attenti delle necessità che potranno emergere dai cittadini e dai turisti ed essere parte attiva nel supporto alla ricerca dei fondi europei e nazionali per l’implementazione delle azioni di mobilità. La proposta di istituire una Zona 30 seguendo il Vademecum Zona 30, che verrà presentata Venerdì 20 settembre ore 16.30 presso “ la Panchina di Romeo” ai Giardini di Levante/Spiaggetta, nasce dalla lunga esperienza di Legambiente sui temi della mobilità sostenibile, testimoniata dalla partecipazione all’istituzione di zone 30 a Bologna, Treviso e Olbia, nonché all’implementazione di aree pedonali, strade scolastiche, ciclabili avveniristiche come il Grab – Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma, già presentato a Terracina nel 2016 e che oggi sta diventando finalmente realtà, visto che nel mese di dicembre 2023, con la DGC n. 425, Roma Capitale ha siglato il Protocollo di Intesa con Regione Lazio ed Astral S.p.A individuando in quest’ultima la stazione appaltante per la realizzazione della ciclovia GRAB e il 16 luglio 2024 ASTRAL ha iniziato i lavori su via di San Gregorio al Celio per il primo lotto dell’opera. I nostri dati su Terracina ci dicono che la sicurezza è un tema molto caldo non solo per la incolumità dei cittadini e dei turisti ma anche per le sue ricadute sul turismo delle famiglie e dei bambini, visto che la percezione di Terracina come città sicura per famiglie e bambini passa anche attraverso misure concrete di ampliamento degli spazi pedonali e riduzione della velocità in città, e la nostra proposta di pianificare e realizzare in tempi brevi una ZONA 30 (compiutamente segnalata e con attraversamenti ben identificati e in sicurezza), proposta approvata anche a livello europeo, è una proposta assolutamente fattibile e centrata sui bisogni della collettività. Inoltre è cruciale che la mobilità ciclabile venga decisamente migliorata, riqualificando le piste ciclabili esistenti soprattutto mettendole in sicurezza e creando nuove piste integrate nei flussi di spostamento reale delle persone casa-scuola-lavoro come anche va incrementata la mobilità lenta (soprattutto pedonale) aumentando e di molto le isole pedonali, oggi assolutamente carenti, e superando la mancanza di Zone a Traffico Limitato (ZTL), zone 10, 20 e 30, considerando da subito la riduzione degli spazi sui marciapiedi per i dehors o in alternativa prevedendo la realizzazione di percorsi pedonali protetti. È necessario da subito aumentare la qualità e la sicurezza delle piste ciclabili esistenti con la costruzione di grandi parcheggi per biciclette presso i principali snodi cittadini e altri importanti attrattori di mobilità e implementare servizi di green mobility come car sharing, car pooling, bike sharing”, dichiarano Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale della Associazione e Amedeo Trolese, responsabile mobilità Legambiente Lazio.