Subiaco: “Un consuntivo di amministrazione che continua a non andare oltre l’ordinaria amministrazione con una macchina amministrativa imballata che non riesce a spendere neanche le risorse stanziate e senza un piano chiaro per affrontare le tante criticità strutturali”.
Nella seduta di Consiglio Comunale del 12 Maggio scorso è stato approvato dalla maggioranza, con il voto contrario di tutta la minoranza, inclusa Europa Verde, il Rendiconto 2024.
“Al di là di alcuni apprezzabili progressi in particolare sul fronte della disponibilità di Cassa, dell’Indebitamento, del Conto Economico, dell’impegno a fare ulteriore chiarezza sulle risorse vincolate da anni e sul redigendo Regolamento delle Misure Preventive Evasione Tributaria per la verifica della morosità, rimangono molte e rilevanti le criticità strutturali e le questioni importanti che si trascinano, di anno in anno, senza mostrare alcuna concreta volontà di volerle seriamente affrontare dando finalmente una svolta a questo Bilancio.
In estrema sintesi, un Bilancio Consuntivo in cui le entrate e le spese correnti continuano ad avere un peso rilevantissimo mentre le entrate in conto capitale e quindi la capacità di acquisire risorse risulta molto limitata e la capacità di metterle a valore rapidamente, realizzando investimenti in nuove iniziative, opere e servizi, assolutamente scarsa. E questo nonostante la consiliatura sia ormai arrivata a quasi due anni dall’insediamento.
Un Bilancio orientato a garantire l’ordinaria amministrazione, a pagare gli stipendi del personale e le utenze, ma che non riesce a liberare risorse importanti per lo sviluppo della città ed una macchina organizzativa ingolfata, sottoutilizzata e sottodimensionata per numero di dipendenti e competenze necessarie che arranca e non riesce a scaricare a terra neanche tutte le risorse stanziate, perdendosi per strada quasi 30 milioni di euro di spese stanziate nel Bilancio di previsione 2024 ma non impegnate, dopo che in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026, alla minoranza furono bocciati ben 15 emendamenti con la motivazione della mancanza di risorse per poter realizzare le proposte, tutte ben documentate.
Non riuscire a recuperare risorse esterne anche attraverso nuovi progetti o da aumentata riscossione è un problema ma non riuscire a spendere neanche le risorse disponibili a Bilancio è davvero grave e francamente è difficile spiegarlo ai cittadini che si lamentano tutti i giorni per le tante carenze, a cominciare, solo come esempio, dalla disastrata situazione delle strade. Perchè più che dire che non abbiamo risorse gli dovremmo dire che non riusciamo neanche a spenderle. Questa è la realtà.
I problemi invece sono chiari e le azioni che bisognerebbe mettere in campo anche e riguardano:
– la riduzione della Pressione Fiscale (784 €/abitante nel 2024 erano 768€/abitante nel 2023, con un incremento del 13,5% negli ultimi 4 anni)
– il miglioramento delle Riscossioni (40% media degli ultimi 5 anni rispetto all’Accertato);
– il recupero dell’Evasione Fiscale (oltre 13 milioni di euro l’evasione accertata) e l’ampliamento della platea dei contribuenti;
– la riduzione del volume dei Residui Attivi (quasi 80 milioni i crediti non riscossi tra Conto di Bilancio e Stato patrimoniale) e degli Accantonamenti (oltre 45 milioni di euro per Fondo crediti dubbia esigibilità, contenzioso, altri accantonamenti);
– l’aumento delle spese per Investimenti (impegni in conto capitale per soli 2.3 milioni di euro nel 2024 e 1,3 milioni di euro nel 2023);
– il miglioramento delle stime di entrata e di spesa riducendo il gap tra Bilancio di previsione e Rendiconto (15 milioni di euro di minori entrate e 28 milioni di euro di minori spese il gap tra Previsionale e Rendiconto 2024);
Ma quello che ci preoccupa maggiormente, è la mancanza di metodo con cui si continua a procedere sui diversi fronti. Ad oggi, dopo due anni dall’inizio di questa consiliatura, non esiste ancora un Piano chiaro per affrontare e risolvere le innumerevoli criticità che il Rendiconto testimonia da anni, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo in cultura, ambiente, mobilità e salute, e dare soluzione ai tanti problemi della città: una città che fa fatica, che cerca di andare avanti tutti i giorni tra mille difficoltà, molte oramai di tipo strutturale, una confusione ed un degrado urbanistico e paesaggistico evidente e frutto di decenni di una cattiva gestione del territorio e di un approccio urbanistico “à la carte”, troppe opere pubbliche iniziate e mai finite, disservizi gravi che ormai rappresentano la normalità, evidenti problemi di viabilità e di sicurezza stradale, problemi cronici relativi alla sicurezza e al degrado di molti quartieri ed aree periferiche.
Carenze nella gestione delle aree verdi, degli spazi gioco, delle strutture culturali, molte chiuse da troppo tempo. La mancanza di centri di aggregazione giovanile, di azioni di contrasto alla povertà crescente, di misure e finanziamenti adeguati per l’emergenza abitativa, per i servizi sociali, per la lotta alla ludopatia e al sovraindebitamento. Una quadro socio-economico a livello nazionale in declino e che vede nella nostra città, una crescente difficoltà delle imprese e del commercio, un lavoro sempre più in crisi, con tante persone che lo perdono o ce l’hanno ma precario e/o sottopagato, con un reddito medio delle famiglie in forte calo negli ultimi anni nella nostra provincia”.
Così, in una nota, Gabriele Subiaco, Consigliere Comunale Europa Verde Terracina e Consigliere Nazionale di Europa Verde.