TERRACINA: DEBITO DEL COMUNE PER IL CONSORZIO. L’ENTE PAGHERÀ OLTRE 1 MILIONE ENTRO NOVEMBRE

Comune di Terracina
Comune di Terracina

Debito milionario del Comune di Terracina contratto prima col Consorzio Acquedotti Riuniti degli Aurunci (C.A.R.A.) e poi con la subentrante società del Servizio Elettrico Nazionale SpA

Andato in liquidazione, il C.A.R.A. è stato oggetto di diverse azioni di creditori che negli anni hanno voluto rivalersi sugli oltre 70 comuni soci, tra provincia ciociara e quella pontina, che ne facevano parte.

Tra di loro, c’era anche il Comune di Terracina che, però, in questo contesto si trova nelle vesti di debitore verso quello che fu il C.A.R.A.
È così che il consiglio comunale di Terracina, da poco eletto, ha dovuto deliberare e approvare una variazione di bilancio per pagare i debiti con Servizio Elettrico Nazionale SpA, ossia uno dei creditori del Consorzio ormai estinto.

La storia inizia nel 2007 quando il Tribunale di Terracina, nel rigettare l’opposizione promossa dal Comune di Terracina, condannava quest’ultimo al pagamento, in favore del Consorzio Acquedotti Riuniti degli Aurunci
(C.A.R.A.), della complessiva somma di 1.799.557,51 euro, a titolo di compensazione tra il credito maturato dal Consorzio per disavanzo di amministrazione (periodo 1982-1992) e per canoni del servizio idrico/fognante (periodo 1989-2003), e il credito maturato dal Comune di Terracina per la gestione del servizio di fognatura e depurazione (periodo 1981-2002).

Passano otto anni e la Corte di Appello di Roma, nel 2015, riforma la sentenza confermando la condanna il Comune ma ricalcolando quanto deve il Consorzio al Comune e viceversa: la cifra è di 1.496.773,58 euro.

Nelle more del giudizio di appello, però, si riaffacciano diversi creditori del C.A.R.A. che attivano procedure esecutive tanto nei confronti del Consorzio quale debitore, quanto nei confronti del Comune di Terracina quale terzo pignorato. Tra i creditori, c’è la Spa Servizio Elettrico Nazionale che chiede un importo complessivo da brividi: 8.830.000 euro che, di fatto, esaurivano l’intero debito maturato dal Comune verso il C.A.R.A.

La procedura esecutiva ha trovato conclusione solo quest’anno dopo un lungo iter giurisdizionale, tra sentenze e ordinanze di assegnazione, che alla fine ha visto il Comune di Terracina condannato anche al pagamento delle spese di lite da 11mila euro, divenuti poi oltre 16mila euro.

Solo che, in forza di un accordo bonario, il Comune alla fine di una trafila estenuante pagherà alla Servizio Elettrico Nazionale SpA, entro e non oltre il 30 novembre, il complessivo importo di 1.168.591,59 euro a fronte della rinuncia, da parte di quest’ultima, al residuo importo di 212.053,57 euro.

Debito milionario, ma poteva persino andare peggio.

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