Mascherine in distribuzione ai cittadini nel Comune di Terracina: bella iniziativa della Protezione Civile ma la gente è tanta e dopo poco comincia ad accalcarsi
C’era attesa per l’iniziativa del Comune di Terracina e si è visto. A partire da oggi, infatti, è iniziata la consegna gratuita di 6 mila dispositivi di protezione da parte del gruppo di Protezione civile comunale e dell’Associazione nazionale Polizia di Stato.
Quest’ultima ha iniziato a consegnarle a Borgo Hermada, in Piazza IV novembre, dalle 9.30 fino alle 12.30, la mattina, per poi recarsi in località La Fiora, dalle 16.00 alle 19.00. Dopo una mezz’ora, però, almeno a Borgo Hermada, le mascherine erano finite lasciando in disappunto le tante persone accorse.
I volontari della Protezione Civile, invece, si occupavano di distribuirle a Terracina città solo che nel turno pomeridiano, a Villa Tomassini, dalle 16 alle 19, qualcosa, come si evince dalle foto, è andato storto.
Le persone si sono evidentemente assembrate per ritirare le mascherine e la fila è ben presto diventata un miraggio. Senza nulla togliere ai volontari della Protezione civile, a cui va riconosciuto il merito di aiutare le persone, scene del genere non sono opportune sopratutto in una fase come questa dove, in ogni città, è fisiologico osservare un allentamento della tensione visti i dati dei contagi in costante ribasso, conseguenti al duro lockdown a cui la popolazione è stata sottoposta.
È, dunque, naturale vedere in giro un certo rilassamento che, però, può diventare pericoloso in circostanze come queste. E questo la Protezione civile, più volte distintasi nell’emergenza Covid-19, non può non saperlo: peraltro, come è ormai noto, le mascherine sono molto utili ma ciò che conta di più, secondo tutti i maggiori Istituti di sanità d’Italia e del mondo, è il distanziamento senza il quale anche la protezione facciale può risultare poco efficace contro la bestiaccia del virus.
Nel frattempo, dopo alcuni attacchi subiti e accese polemiche riguardo al numero delle mascherine distribuite dal Comune, il sindaco facente funzioni Roberta Tintari ha voluto specificare, con una nota diffusa sul sito del Comune di Terracina, che i dispositivi di protezione distribuiti dall’Ente non sono stati “solo” 6000 ma, dall’inizio dell’emergenza, si è arrivati a quota 18mila.
“Appena ne abbiamo avuto disponibilità – ha detto Tintari – abbiamo cominciato con la distribuzione partendo dalle fasce più deboli. Sabato 11 aprile abbiamo distribuito le mascherine ai primi nuclei familiari entrati in possesso del bonus spesa, nei giorni seguenti abbiamo provveduto a recapitarle agli altri assegnatari del bonus per un numero complessivo di circa 4000. Ne abbiamo quindi distribuite 350 al personale del Pronto Soccorso, 2100 ai medici di base, 1000 alla Caritas, 250 alla popolazione quando abbiamo riaperto i cimiteri, 100 nei parchi e Lungomare, 800 ai volontari della Protezione Civile e alle Forze dell’Ordine, 200 al mercato settimanale, 7000 alla popolazione nei punti distribuzione. La ratio è stata quella della distribuzione ai soggetti che ne avevano maggiore necessità e alle persone più bisognose. Siamo in attesa della consegna di altre migliaia di mascherine che provvederemo a distribuire appena arriveranno. Non è un bene da accaparrare, ma uno strumento di cui devono poter fruire tutti, quindi chi non è in uno stato di necessità lasci la priorità ai più bisognosi”.
AGGIORNAMENTO: Dopo un quarto d’ora dalla pubblicazione del presente articolo, alle 19 la Protezione Civile del Comune di Terracina ha deciso di sospendere la consegna gratuita delle mascherine su strada.
