Assistenti Bagnanti a Terracina, Uiltucs Latina: “Sfruttati e perseguitati per tornare e restituire indietro pezzi di salario, dopo aver percepito la retribuzione e dopo aver lavorato tantissime ore al giorno”
Dopo le denunce della Uiltucs Latina recapitate agli organi competenti a luglio scorso, il sindacato torna sul punto e invia un nuovo esposto.
“Tutto ciò – si legge in un comunicato di Uiltucs Latina – si è consumato l’estate scorsa presso gli arenili del litorale di Terracina dati in concessione all’Azienda Speciale di Terracina. Sfruttamento e ricatto che abbiamo denunciato come Uiltucs Latina in questi giorni, nonché nei primi giorni del mese di luglio, quando è partita la prima denuncia all’Ispettorato Territoriale del Lavoro ed INPS per accertare le varie anomalie che come categoria del settore si riscontravano nelle spiagge affidate e gestite dall’Azienda Speciale di Terracina”.
“Bagnini, spiaggini e operatori che in questi giorni sono gli attori principali, ascoltati nell’accertamento INPS che sta avvenendo a Terracina, lavoratori che da anni vedono calpestato ed umiliato un salario dopo giornate di intenso lavoro al caldo sole estivo delle spiagge di Terracina. Una storia surreale, fuori ogni limite di legalità – incalza il sindacato – Chiedere a lavoratori la restituzione di 250 euro dopo aver ricevuto il bonifico dello stipendio, il tutto perché gli accordi erano quelli“
Uiltucs, infatti, ha depositato nella denuncia anche le frasi che documentano ciò che si dicono lavoratori e società terza, a cui l’Azienda Speciale ha affidato la gestione degli arenili, accusata dallo stesso sindacato di aver assunto i bagnini che hanno operato presso i tratti di spiaggia dati in concessione alla medesima Azienda Speciale.
“La ditta individuale oggi oggetto di discussione – spiega il sindacato – è riconducibile a una società già affidataria della determina dell’Azienda Speciale, la quale ha gestito l’allestimento, montaggio e smontaggio e preparazione delle spiagge. Successivamente veniva costituita con il reclutamento degli Assistenti Bagnanti, i quali cominciano il loro lavoro il 1 luglio scorso nonostante la costituzione della società sia stata completata in data 7 luglio 2021”.
Ecco che, secondo Uiltucs “arrivano le prime buste paga di luglio e inizia la pressione di fantomatici datori di lavoro, nonché mai visti dalle maestranze, per la restituzione del denaro in contante. Inizia il calvario e gli accertamenti dell’Ispettorato ed Enti accertatori i quali ringraziamo per il lavoro e la dignità che dovranno ripristinare a questi lavoratori derubati del salario”.
“Come Uiltucs Latina abbiamo denunciato ed accertato che la ditta individuale datrice di lavoro dei bagnini non è mai stata presente sulle spiagge in concessione, anzi, il responsabile dell’impresa, i lavoratori non lo hanno mai conosciuto e visto sugli arenili. Hanno sempre svolto le loro mansioni su direttiva dell’Azienda Speciale di Terracina dove svolgevano il lavoro. Questo per sottolineare come categoria alcuni interrogativi”
“Dove era l’Azienda Speciale durante la gestione di questi bagnini che venivano sfruttati e derubati del proprio lavoro? L’Azienda Speciale di Terracina è la responsabile principale di questa vicenda, doveva controllare, vigilare cosa accadeva negli arenili a loro affidati dal Comune di Terracina. Per la Uiltucs Latina questi lavoratori “assistenti bagnanti” vanno risarciti con la responsabilità dell’Azienda Speciale che ha dato un servizio ad un soggetto individuale pieno di lati oscuri sul pagamento delle retribuzioni“.
“Per la Uiltucs Latina – conclude la nota – il livello, la qualità del turismo in quelle spiagge, sulle nostre coste, deve passare attraverso la giusta e corretta retribuzione, il giusto e corretto inquadramento contrattuale dei tanti lavoratori. Questo è il modello da applicare, gli imprenditori che chiedono la restituzione delle retribuzioni vanno perseguiti e condannati”.