TERRACINA, BRACCIANTE PESTATO E LANCIATO IN UN CANALE DI SCOLO: A PROCESSO I DATORI DI LAVORO

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Fu lanciato in un canale di scolo dopo essere stato picchiato: rinviati a giudizio i due titolare dell’azienda agricola di Terracina

Dovranno affrontare il processo presso Il Tribunale di Latina, il 53enne Fabrizio Tombolillo e il figlio 23enne Daniele, titolari dell’omonima azienda agricola. Così ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Pierpaolo Bortone che ha disposto per entrambi il rinvio a giudizio.

Le indagini su di loro presero spunto dall’accesso al pronto soccorso dell’Ospedale di Terracina di un giovane 33enne indiano, con ferite al capo riconducibili a colpi ricevuti con un corpo contundente, fratture e lesioni personali in altre parti del corpo.

I poliziotti del locale Commissariato di Polizia accertarono che lo straniero era stato pestato per le insistenti richieste fatte al datore di lavoro di provvedere alla dotazione di mascherine e altri Dispositivi di Protezione Individuali e lasciato privo di sensi in un canale.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, i due imprenditori furono scarcerati ma la prosecuzione dell’attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore della Procura di Latina Claudio De Lazzaro, consentì di ottenere dal Tribunale del Riesame di Roma la riproposizione delle misure cautelari per padre e figlio, decisione confermata anche dalla Suprema Corte di Cassazione.

Fabrizio Tombolillo finì di nuovo agli arresti domiciliari, mentre il figlio ebbe la misura dell’obbligo di firma in Commissariato. Sono entrambi accusati di estorsione, rapina e lesioni aggravate.

Il 33enne indiano, parte offesa, si è costituito come parte civile.

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