TERME DI FOGLIANO, LBC: “CENTRODESTRA SACRIFICA PEZZI IMPORTANTI DEL PATRIMONIO DELLA CITTÀ”

“Sulla vicenda delle Terme di Latina serve fare chiarezza. Al di là del fatto che l’impianto non sia mai stato realizzato, quel progetto ha sempre rappresentato una potenzialità importante per il territorio. Per questo, negli anni, ci siamo sempre attivati affinché venisse garantito almeno il pagamento delle tasse annuali per il rinnovo della concessione mineraria, un atto indispensabile per mantenere viva la possibilità – anche solo futura – di sviluppare l’area”.

Così l’ex sindaco Damiano Coletta sulla vicenda che riguarda le Terme di Fogliano e la perdita della concessione mineraria a causa del mancato rinnovo della richiesta alla Regione Lazio da parte del Comune.

“Con l’attuale amministrazione si è arrivati oltre i tempi previsti. Dalla lettura della determina regionale G05521/2025 di annullamento della concessione mineraria delle Terme di Fogliano si evince che il Comune lo scorso anno chiede ed ottiene una proroga perché era necessario coinvolgere il Consiglio comunale in questa importante decisione. É scritto esattamente così. Che fine ha fatto quella presa di coscienza del doveroso coinvolgimento della massima assise dell’ente che evidentemente non c’è mai stata? – Continua Coletta – Il Comune addirittura nel 2025 non si presenta al sopralluogo organizzato dai tecnici di Regione Lazio, quello che cristallizza per i tecnici regionali la totale incuria degli impianti.

Per quale motivo il Comune non si fa trovare pronto a quell’importante appuntamento? Il risultato di questo lassismo è che la concessione viene annullata e con essa anche la possibilità, complessa ma comunque esistente, di immaginare un futuro in cui le Terme potessero vedere la luce. Va ricordato che pochi giorni fa la Cassazione ha respinto il ricorso del Comune contro la sentenza di fallimento delle Terme decretata dal Tribunale di Latina nel 2017. Un fallimento in cui ha avuto un ruolo determinante la misteriosa scomparsa del decreto ingiuntivo di 4.5 milioni da parte di Condotte spa nei confronti della società partecipata dal Comune. I nostri passati amministratori sono stati capaci anche di questo”.

“Da semplice cittadino, una domanda sorge spontanea: come si può arrivare a perdere un patrimonio pubblico in questo modo? – aggiunge il consigliere di Lbc – Quale interesse c’è nel non rinnovare un titolo che tutela il valore dell’area? Perché lasciare che il territorio perda valore invece di preservarlo? Oltre al mancato coinvolgimento dell’organo di indirizzo del Comune, gli altri soci delle Terme di Fogliano quali Provincia di Latina e Camera di Commercio, sono stati coinvolti in questa importante decisione? Temiamo di no. Come Lbc continueremo ad attivarci in tutte le sedi possibili e cercheremo di capire quale sia stata la motivazione che ha prodotto questa situazione, ma giorno dopo giorno appare sempre più evidente come questa amministrazione stia indebolendo e sacrificando pezzi importanti della nostra città.

La vicenda delle Terme è infatti l’ennesima riprova di un fatto preoccupante: l’amministrazione Celentano abdica completamente a una delle sue funzioni: la tutela del patrimonio pubblico. Lo abbiamo già visto per il Ruspi e la Banca d’Italia e in tutte le occasioni in cui occorre prendersi la responsabilità del patrimonio cittadino – prosegue Coletta – C’è una grave mancanza nel non aver rinnovato questa opportunità, come accaduto anche con l’ex zuccherificio. Ancora una volta dunque, potrebbe profilarsi un danno economico”.

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