TERME DI FOGLIANO, IL M5S PORTA IL CASO IN PARLAMENTO

Fontana (M5S): “Vicenda gravissima. Il Governo verifichi effetti ambientali e rischi di speculazione sull’area”. Ciolfi (M5S): “Per qualcuno le Terme sono una farsa. Per noi sono un progetto strategico che difenderemo ovunque”

“Il Movimento 5 Stelle manterrà un impegno preciso: portare la vicenda delle Terme di Fogliano in ogni sede istituzionale, fino all’ultimo livello disponibile. Ed è esattamente ciò che stiamo facendo”.

Così la capogruppo M5S in Consiglio Comunale, Maria Grazia Ciolfi, annunciando il deposito dell’interrogazione parlamentare firmata dall’On. Ilaria Fontana, deputata eletta nel collegio di Latina e costantemente impegnata nella difesa del territorio provinciale.

“Ringrazio l’Onorevole Fontana per la tempestività e la precisione con cui è intervenuta – come sempre – su una vicenda che rappresenta un danno storico, economico, ambientale e valoriale per la città. In poche ore ha portato all’attenzione del Parlamento un caso in cui si intrecciano inefficienze amministrative, mancate risposte istituzionali, omissioni e un rischio evidente: la perdita definitiva di un bene pubblico strategico, con la conseguente possibilità di future speculazioni edilizie su un’area preziosissima della Marina di Latina”.

Nell’interrogazione, l’On. Fontana ricostruisce puntualmente una storia lunga oltre trent’anni, ricordando il valore del giacimento termale di Fogliano, gli esiti scientifici delle analisi sui pozzi A e B, la lunga sequenza di omissioni che ha portato al fallimento della società pubblica STF e infine alla revoca della concessione mineraria da parte della Regione Lazio, con il venir meno del vincolo che tutelava circa 68 ettari di territorio costiero.

Nell’interrogazione depositata ieri, l’On. Fontana chiede ai Ministri competenti:

  1. se intendano verificare gli effetti ambientali del venir meno del vincolo minerario sull’intera area delle Terme di Fogliano;
  2. se ritengano necessario promuovere strumenti di tutela – accordi di programma, vincoli, regole stringenti sull’uso dei suoli – che garantiscano la salvaguardia della risorsa termale e una destinazione coerente con l’interesse pubblico, per impedire che una zona di così alto valore paesaggistico e ambientale possa diventare oggetto di operazioni speculative.

Il vero rischio al quale ora ci troviamo di fronte, con il via libera all’asta fallimentare e la revoca della concessione mineraria con il decadimento dei vincoli conseguenti, è chiaramente quello della speculazione edilizia su un’area che da un lato confina con il lago di Fogliano, Sito di Interesse Comunitario (SIC), e dall’altro affaccia direttamente sul mare.

“Aver visto amministrazioni colpevolmente immobili di fronte alla valorizzazione di un bene di tale portata per il nostro territorio mi genera un sentimento non solo di annichilimento, ma di vera e propria rabbia» dichiara Ciolfi. «Le Terme non sono una farsa. La farsa è far credere ai cittadini che aver perso tutto sia normale”.

La consigliera M5S interviene anche sulle narrazioni minimaliste o liquidatorie apparse in queste ore sui social: “Leggo qualcuno definire le Terme “una farsa”, parlare di “stracciarsi le vesti”, addirittura invitare a non indignarsi per la perdita della concessione mineraria. È una narrazione tossica, offensiva per la città e perfino per la verità dei fatti”.

“Le Terme di Fogliano non sono mai state una farsa: sono state un’opportunità enorme, resa possibile da una risorsa naturale unica, confermata da studi scientifici, progetti, investimenti, pozzi perforati, acque certificate. L’unica farsa è far credere ai cittadini che perdere tutto questo sia normale, inevitabile o – peggio – un sollievo”.

“Qui non c’è nessuno che si “straccia le vesti”. Qui c’è una città che sta perdendo un patrimonio, una prospettiva di sviluppo turistico, economico e sanitario. C’è una comunità che deve sapere cosa è accaduto e cosa rischia di accadere. Ed è nostro dovere impedire che la perdita della concessione mineraria diventi la premessa di qualche appetito edilizio. Altro che nostalgia: questa è indignazione politica, quella vera, quella che dovrebbe essere condivisa da chiunque abbia a cuore Latina”.

“Per il Movimento 5 Stelle – e per me in prima persona – le Terme non sono un ricordo da archiviare o un capitolo chiuso: sono un progetto che deve tornare al centro della pianificazione strategica della città. Per questo ieri ho depositato anche una mozione consiliare sul tema, affinché l’intero Consiglio Comunale torni a discutere delle Terme di Fogliano, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte e, peggio ancora, delle non scelte” conclude Ciolfi.

“Continueremo a batterci affinché Latina recuperi ciò che ha perso, recuperi la titolarità dei beni, ripristini la tutela dell’area e riapra la strada per la valorizzazione della risorsa termale. C’è una città intera che deve essere messa nelle condizioni di capire che cosa aveva, che cosa ha perso e che cosa rischia di perdere ancora.
E noi ci assicureremo che lo capisca”.

Firmato
Ciolfi Maria Grazia
Capogruppo Consiliare M5S Latina.

Articolo precedente

GIUSTIZIA PER PATRICIA, LA PROTESTA DAVANTI AL TRIBUNALE

Ultime da Politica