“Question Time senza risposte, Consiglio comunale svuotato e Commissione Trasparenza sotto attacco: una gestione politico-amministrativa sottratta al controllo, diventa inevitabilmente opaca”.
Ciolfi (M5S): “Questione Time a vuoto su Terme di Fogliano, consulente gratuito della Sindaca e Acqualatina: assenza della Sindaca e dei delegati, la Trasparenza viene di nuovo imbavagliata”
“Come Presidente della Commissione Trasparenza subisco attacchi strumentali e tentativi di delegittimazione per distogliere l’attenzione da “temi scomodi”. Non mi lascerò intimidire e continuerò a fare ciò per cui sono stata eletta e nominata: pretendere trasparenza, tutelare il ruolo del Consiglio comunale, difendere l’interesse pubblico“
“La seduta odierna di Question Time in Consiglio comunale ha reso plastica, evidente e innegabile una realtà che denuncio da mesi: questa Amministrazione è intollerante verso ogni forma di trasparenza, controllo e legittima richiesta di chiarimenti rivolta ai cittadini.
Non è stata solo una seduta inconcludente.
È stato uno spettacolo istituzionalmente mortificante, che ha messo in luce incapacità amministrativa, confusione politica e un preoccupante velo di opacità sull’operato della Giunta Celentano.
Parlo con la responsabilità di chi ricopre il ruolo di Presidente della Commissione Trasparenza e di Capogruppo del MoVimento 5 Stelle, forza politica che fonda la propria azione su legalità, accessibilità degli atti e rispetto delle istituzioni democratiche.
Principi che oggi, a Latina, vengono sistematicamente svuotati, aggirati e nei fatti negati.
Terme di Fogliano: nessuna risposta su una perdita gravissima
La mia interrogazione sulla revoca della concessione mineraria delle Terme di Fogliano non ha ricevuto alcuna risposta.
L’Assessora competente era assente per motivi di salute – a cui rivolgo i miei auguri di pronta guarigione – ma la Sindaca ha scelto di non delegare nessuno, lasciando senza spiegazioni il Consiglio comunale e la città su una vicenda di gravità assoluta.
Ricordo che la Commissione Trasparenza sullo stesso tema era stata convocata il 27novembre scorso e sono stata costretta a revocarla per l’assenza dell’Assessora e degli uffici competenti; nella stessa giornata ho quindi presentato l’interrogazione discussa oggi.
Nei giorni successivi, data l’importanza e l’urgenza della questione, ho richiesto formalmente la calendarizzazione di un Consiglio comunale dedicato, richiesta che non è stata ancora accolta dal Presidente Tiero.
Ho inoltre depositato una mozione, finita in coda a oltre venti mozioni ferme da quasi un anno, a dimostrazione del fatto che non si trova mai il tempo per dare spazio alle proposte dei
Consiglieri comunali, mentre i Consigli dedicati alle mozioni risultano sistematicamente gli ultimi a essere convocati e i primi a essere sospesi, come se si trattasse di temi di second’ordine.
Il risultato sulla questione Terme è sotto gli occhi di tutti: evitata in Commissione Trasparenza, ignorata come punto urgente in Consiglio comunale, oggi desertata come interrogazione e rinviata sine die come mozione.
Questa non è gestione istituzionale.
È rimozione politica di un problema enorme: la perdita definitiva di una concessione mineraria detenuta dal Comune dal 1993, avvenuta per inerzia amministrativa documentata, come emerge dagli atti regionali, nonostante un tardivo tentativo della Sindaca di porre rimedio al danno ormai compiuto.
Consulente gratuito della Sindaca e aumento di capitale di Acqualatina: QT trasformato in un vuoto istituzionale
Ancora più grave quanto accaduto sulla seconda interrogazione, relativa al conferimento e alla gestione dell’incarico di consulente gratuito della Sindaca e alla rappresentanza del Comune di Latina nell’Assemblea di Acqualatina e al Consiglio di Presidenza di EGATO 4.
Un’interrogazione, quella sull’incarico del consulente gratuito della Sindaca, presentata per la prima volta il 15 aprile, senza ottenere risposta; riproposta a settembre, quando la discussione è stata secretata, non trasmessa in streaming e trasformata, nel rispetto della normativa sulla privacy, da orale a scritta, per la quale il Regolamento comunale prevede sette giorni di tempo per la risposta.
Da settembre a oggi: nessuna risposta.
Oggi, nonostante l’interrogazione fosse stata nuovamente ripresentata in forma epurata dai dati sensibili e pienamente conforme, la Sindaca non si è presentata, non ha delegato nessuno e non è stata fornita alcuna spiegazione.
Parliamo di domande semplici, fondate su atti pubblici, sebbene sia stata addirittura pubblicata con un “omissis”:
- perché non risulta pubblicato il curriculum vitae del consulente, come previsto dalla normativa;
- perché non risultano pubblicate le dichiarazioni di insussistenza di incompatibilità per gli anni 2024 e 2025;
- con quali atti e con quali limiti il Comune è stato rappresentato nelle Assemblee di Acqualatina;
- perché il Comune avrebbe partecipato al Consiglio di Presidenza dell’EGATO 4 con una rappresentanza non prevista dal regolamento;
- perché, nell’assemblea di Acqualatina, non è stato rispettato il mandato vincolante e unanime del Consiglio comunale esprimendo voto contrario sull’aumento di capitale. È noto che il delegato della Sindaca a rappresentare il Comune di Latina sia il suo consulente gratuito; ciò che non è ancora stato chiarito è perché in quell’Assemblea non sia stato rispettato il mandato conferito all’unanimità dal Consiglio comunale, ossia votare contro l’aumento di
capitale di Acqualatina, mentre sono state avanzate altre proposte e votato il rinvio dell’Assemblea, atto su cui pende anche un ricorso promosso da alcuni Sindaci.
Il silenzio registrato oggi su questi punti non è neutro.
È una scelta politica precisa: non rispondere, non chiarire, non rendere conto.
Ricordo altresì che la trattazione dei punti su Acqualatina è stata impedita dai consiglieri di maggioranza anche nella commissione Trasparenza dello scorso 6 novembre, i quali, con una serie di mozioni d’ordine strumentali, hanno bloccato lo svolgersi dei lavori pur di non consentire la verifica sull’accaduto.
Trasparenza imbavagliata, operato inevitabilmente opaco
Quello che emerge con chiarezza è una visione distorta del potere: un’Amministrazione che sembra considerare le istituzioni come una propria disponibilità, decidendo se, quando e come il Consiglio comunale possa esercitare le sue funzioni.
Il MoVimento 5 Stelle è nato per contrastare esattamente questo modello:
per affermare che le istituzioni appartengono ai cittadini, che il Consiglio comunale è sovrano negli indirizzi e che la trasparenza è un obbligo, non una concessione.
Oggi, invece, a Latina accade l’opposto: chi chiede chiarezza viene ostacolato, chi esercita il controllo viene delegittimato, la Commissione Trasparenza viene trattata come un fastidio da aggirare.
In questo contesto si inseriscono anche attacchi personali, strumentali e aggressivi nei miei confronti, finalizzati a deviare l’attenzione dalle legittime richieste di trasparenza su una gestione che, proprio perché sottratta al controllo, diventa inevitabilmente opaca.
Lo dico con la massima chiarezza: non arretrerò di un passo.
Non mi lascerò intimidire da narrazioni distorte, tentativi di derisione o ribaltamenti di responsabilità. Continuerò a fare ciò per cui sono stata eletta e nominata: pretendere trasparenza, tutelare il ruolo del Consiglio comunale, difendere l’interesse pubblico.
Perché senza trasparenza non c’è democrazia. E senza rispetto delle istituzioni non c’è futuro per questa città”.
Così, in una nota, la Consigliera comunale di Latina, Maria Grazia Ciolfi, Presidente della Commissione Trasparenza e Capogruppo MoVimento 5 Stelle.
