Terme di Fogliano: il Comune di Latina non vuole perdere la concessione mineraria del sito e procede alla richiesta di rinnovo
È il Commissario straordinario del Comune di Latina, Carmine Valente, ad approvare, tramite delibera con i poteri del Consiglio Comunale, un atto di indirizzo propedeutico alla richiesta di rinnovo della concessione mineraria delle Terme di Fogliano.
Per il fallimento delle Terme di Fogliano, a fine 2021, il sostituto procuratore della Repubblica Claudio De Lazzaro ha inviato l’avviso di chiusura indagine a 14 persone iscritte nel registro degli indagati per bancarotta. Si tratta di ex presidenti, consiglieri di amministrazione e revisori dei conti che negli anni hanno guidata la Società per Azioni: Vittorio Raponi, Alessandro Novaga, Enrico Cecchini, Florindo Donatucci, Salvatore Apostolico, Franco Mansutti, Savarino Morelli, Adriano Verdesca Zain, Paolo Marini, Paride Martella, Salvatore D’Amico, Luigi Natalino Carabot, Vincenzo Loreti e Romeo Emiliozzi.
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Il Comune di Latina, come noto, è titolare della concessione mineraria di acqua termale denominata “Terme di Fogliano” sin dalla delibera di Giunta Regione Lazio risalente al 1993. L’area è quella pianeggiante prospiciente il Lago di Fogliano e compresa tra i Canali Mastropietro e Colmata.
La concessione di durata trentennale scadrà nel mese di dicembre del 2023 e, per il rinnovo della stessa, occorre avanzare una specifica richiesta alla Regione Lazio entro il mese di dicembre del 2022.
Ecco perché il Commissario ha previsto, tramite la delibera disposta oggi, 28 dicembre, di dare mandato al dirigente del Servizio Patrimonio, Edilizia Pubblica, Espropri così da avanzare alla Regione la richiesta di rinnovo della concessione mineraria per una delle incompiute più incredibili della storia cittadina.