Condannato l’uomo che a settembre, a Terracina, aveva provato a uccidere la moglie per poi rivolgere l’arma contro di sé
Fu una tragedia sfiorata quella avvenuta l’11 settembre dello scorso anno quando, a Borgo Hermada, alcuni vicini allertarono la Polizia dopo aver sentito alcune grida d’aiuto da parte di una donna.
Le urla provenivano dalla casa dove Golino stava litigando con la moglie: un rapporto ormai finito e già in via di separazione legale. Gli agenti di Polizia trovarono la donna a terra e sanguinante, con diverse ferite da arma da taglio causate da 27 coltellate ricevute dal marito.
La scena fu terribile: l’uomo si trovava all’interno dell’appartamento cin un coltello in mano di grandi dimensioni mentre la figlia maggiorenne della coppia, anche lei in casa, si era rinchiusa in una stanza.
L’uomo, già denunciato per maltrattamenti, aveva tentato di uccidere la coniuge ma, alla vista della Polizia, aveva sin da subito desistito dagli intenti omicidiari rivolgendo verso se stesso il coltello e infliggendosi sull’addome e al collo ferite piuttosto gravi.
Oggi, il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota ha condannato, col rito abbreviato, Angelo Golino a 6 anni e 8 mesi per tentato omicidio, a fronte di una richiesta della Procura equivalente a 10 anni di reclusione.