TENTATO OMICIDIO AL MOF, CARCERE CONFERMATO PER IL 29ENNE CHE SI DIFENDE: “MIO CUGINO MI AVEVA PICCHIATO”

Tribunale di Latina

Tentato omicidio al Mercato Ortofrutticolo di Fondi: un uomo di origine marocchina ha accoltellato e preso a martellate il cugino

Ci è mancato poco che scappasse il morto all’interno del Mof di Fondi dove martedì mattina (3 settembre), poco prima delle ore 12, un giovane di 29 anni, Nabil Ouhadi, preso da una rabbia cieca, a causa di discussioni pregresse, si è scagliato contro il cugino di 26 anni, Amin Channouri. Entrambi sono di nazionalità marocchina, residenti a Fondi e lavorano presso una delle ditte del Mof.

Arrestato con l’accusa di tentato omicidio e detenzione di un coltello di quasi 20 centimetri, il 29enne, assistito dagli avvocati Valeria La Rocca e Guido Addessi, ha deciso di rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di convalida dell’arresto svoltosi stamani, 6 settembre, dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario.

L’uomo, che dopo l’arresto è stato condotto nel carcere di Frosinone, ha spiegato la sua versione dei fatti sostenendo che, prima dell’aggressione avvenuta al Mof martedì mattina, c’era stato un litigio con il cugino e da quest’ultimo era stato picchiato e colpito a pugni.

Dopo l’aggressione, il 29enne si sarebbe recato dai Carabinieri per denunciare il cugino 26enne. Il giorno successivo, i parenti si sono visti all’interno del Mof di Fondi. È qui che si sarebbe riacceso il diverbio nato precedentemente, poi sfociato nella rissa e nell’accoltellamento.

Secondo l’accusa, il coltello sarebbe stato portato di proposito sul luogo dell’aggressione, mentre il 29enne ha detto al magistrato che lo ha trovato sui banchi della frutta. Un particolare non di poco conto perché escluderebbe la premeditazione del gesto. Al termine dell’interrogatorio, la difesa ha chiesto una misura meno afflittiva, come quella dei domiciliari con braccialetto elettronico, anche in ragione dell’incensuratezza del giovane.

Alla fine della camera di consiglio, il Gip Cario ha convalidato l’arresto e disposto un’ordinanza di custodia cautelare che conferma il carcere per il 29enne.

Secondo una prima ricostruzione della vicenda da parte della Polizia di Stato che ha eseguito l’arresto, il 29enne avrebbe anche afferrato un martello per scagliarlo contro la testa del cugino. Non pago, il 29enne ha raccolto il coltello tra i banchi della frutta e colpito con quattro fendenti il cugino. La vittima è stata giudicata guaribile in 20 giorni per aver riportato lesioni in entrambi i lati del torace, sul collo, un trauma cranico e ferite multiple. Inoltre, a quanto riporta il referto medico, la vittima ha subito un tentativo di scannamento che parte dall’orecchio sinistro per arrivare fino al collo.

Il 26enne è stato soccorso dagli operai del Mof che si trovavano nell’area dove è avvenuta l’aggressione. Al giovane è stata stretta al collo una maglietta in modo da tamponare la ferita al collo, quella più grave, vista la copiosa perdita di sangue. Probabilmente, è stata la mossa giusta che ha permesso di guadagnare tempo in attesa che venissero i soccorsi del 118, con due ambulanze e un’automedica. Il giovane è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del “Dono Svizzero” di Formia per poi essere immediatamente trasferito al reparto Chirurgia. Il 26enne, ad ogni modo, non è stato giudicato in pericolo di vita.

Ad accorrere sul luogo anche i poliziotti del Commissariato di Fondi e i Carabinieri che hanno avviato le ricerche del 29enne. L’uomo è stato rintracciato dai poliziotti, guidati dal vice questore Raffaele Iasi, vicino la sua casa che si trova a Fondi ed è stato arrestato. A disporre lo stato d’arresto è stato il sostituto procuratore di Latina, Marina Marra.

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