Aprilia, nella sede comunale di Piazza Bersaglieri si soffoca: la CISL FP denuncia l’inerzia dell’amministrazione
Temperature sahariane, uffici senza aria condizionata e personale costretto a lavorare in condizioni estreme. È questa la situazione che si vive da giorni nella sede comunale di Piazza Bersaglieri, dove, nonostante le numerose segnalazioni, nulla è stato fatto per garantire condizioni ambientali dignitose ai lavoratori.
A denunciare la gravità della situazione è la CISL FP, che ha più volte richiamato l’attenzione dell’amministrazione comunale, anche nel corso dell’incontro della delegazione trattante del 9 luglio, alla presenza del Segretario Comunale. In quell’occasione, era stata data assicurazione che la questione sarebbe stata affrontata con urgenza. Eppure, a distanza di otto giorni, nulla è cambiato.
“La situazione è ormai insostenibile – denuncia la CISL – gli ambienti di lavoro sono diventati invivibili, non si respira, e la salute dei dipendenti è messa a rischio ogni giorno. Il silenzio e l’inazione dell’amministrazione sono inaccettabili”.
Nelle precedenti lettere, la CISL aveva avanzato richieste precise e concrete, tra cui:
- Distribuzione quotidiana di bottigliette d’acqua fresche al personale;
- Spostamento temporaneo dei lavoratori, ove possibile, in uffici dotati di condizionatori mobili (“pin- guini”) o in ambienti più idonei;
- Intervento tecnico urgente per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto di climatizzazione.
“Non si tratta di semplici suggerimenti – sottolinea il Segretario agli enti locali Raffaele Paciocca – ma di azioni necessarie previste dal D.Lgs. 81/2008, che tutela la salute e la sicurezza e la salubrità nei luoghi di lavoro. Ignorare questi obblighi significa esporre i lavoratori a rischi concreti e dimostrare una preoccupante mancanza di attenzione nei loro confronti”.
Il sindacato si dice disponibile a un confronto costruttivo, ma chiede un riscontro immediato e interventi tem- pestivi, affinché non si debba più parlare di emergenze evitabili, tanto più in un luogo istituzionale.
“La salute non è negoziabile – conclude la CISL FP – ci aspettiamo che l’amministrazione dia finalmente seguito agli impegni assunti. In caso contrario, siamo pronti ad attivare ogni ulteriore azione a tutela dei di- pendenti”.