TASSA DI SOGGIORNO A SONNINO, OPPOSIZIONE: “ILLEGITTIMA”. L’ASSESSORE: “FALSO”

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Tassa di soggiorno nel Comune di Sonnino, botta e risposta tra opposizione e maggioranza. Celani risponde a Del Monte

Ad agitare le acque ci ha pensato il vice presidente del consiglio comunale nonché consigliere comunale di minoranza Giulio Del Monte (Cambiamo Sonnino), il quale, tramite un post su Facebook, ha lanciato l’arringa contro la nuova tassa di soggiorno introdotta dalla Giunta guidata da Luciano De Angelis, con tanto di video ripreso dal “Robin Hood” della Walt Disney che ritrae il Principe Giovanni, insieme al fedele Sir Biss, mentre, gaudente, si bea: “Tasse, tasse, bellissime, adorabili tasse!“.

“Dal Bilancio – ha scritto Del Monte – spunta la tassa di soggiorno per gli agriturismi. Incasso previsto: 15mila euro. Per ripianare i debiti, la Maggioranza ha imposto una nuova tassa per le strutture ricettive agroturistiche del territorio sonninese e già iniziano le proteste degli operatori del settore”.

“Una imposta illegittima e del tutto arbitraria – ha continuato nel post Del Monte -, perché la legge prevede che tale imposta possa essere istituita soltanto se/da…“comune capoluogo di provincia, unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte” e Sonnino – conclude il consigliere comunale – non rientra in nessuna di queste categorie. L’introduzione della nuova tassa è stata possibile grazie al voto complice (ma nient’affatto imbarazzato) dei consiglieri di Maggioranza”.

Una ricostruzione che ha provocato la reazione dell’Assessore al Bilancio del Comune di Sonnino Gianni Celani che, a stretto giro, ha risposto al consigliere di minoranza dandogli del politicamente inadeguato, definendo il contenuto del post imbarazzante.

“Il Comune di Sonnino – spiega Celani – ha istituito l’imposta di soggiorno, che già da molti anni vige in quasi tutti i Comuni italiani. L’imposta di soggiorno viene pagata dai turisti che, appunto, soggiornano a Sonnino. È quel piccolo importo che tutti noi paghiamo quando andiamo a dormire in attività ricettive negli altri comuni in Italia. Pertanto, l’imposta non viene pagata dalle attività (b&b, agriturismi, case vacanza, ecc.) come dice Del Monte, ma dai turisti. Quando viaggiamo e alloggiamo in una struttura, tutti noi sappiamo che dobbiamo pagare quei pochi euro di imposta. Perché a Sonnino no? Siamo, quindi, alla prima cavolata”.

“L’imposta, per legge, – continua Celani – deve essere destinata ad aumentare i servizi per i turisti, migliorare quelli esistenti, finanziare iniziative di intrattenimento. Noi la utilizzeremo per tale motivi e non per altro, perché vogliamo che i turisti quando vengono a Sonnino trovino un paese vivo e vivibile, e non un dormitorio. Dice Del Monte che l’imposta di soggiorno è illegittima perché Sonnino non rientra nelle categorie previste dalla legge che possono istituirla (località turistiche ricomprese negli elenchi regionali).Falso! Un Consigliere non può permettersi di dire una tale imprecisione. Prima di fare certe affermazioni, dovrebbe approfondire e leggere le normative”.

“Infatti – argomenta l’Assessore a Bilancio -, la Regione Lazio ha stabilito che tutti i comuni del Lazio sono turistici. Lo dice l’articolo 5bis della Legge Regionale n. 13 del 6 agosto 2007, articolo inserito dall’articolo 29, comma 1, lettera c), della legge regionale 22 ottobre 2018, n. 7. Visto? Non ci vuole molto! Basta informarsi prima di dare sparare inesattezze. Infine, parla di fantomatiche “proteste degli operatori”, quando invece l’idea dell’istituzione dell’imposta di soggiorno ci è stata suggerita proprio da alcuni operatori del settore dell’accoglienza. Anche perché, come detto, quei soldi non incidono sulle loro tasche, ma possono aiutare a migliorare l’offerta turistica di Sonnino”.

“Questa amministrazione – conclude Celani – è sempre stata molto attenta alle politiche di sviluppo del turismo. Ed i fatti lo dimostrano. Attraverso un mirato marketing territoriale e di brandizzazione del territorio, Sonnino è passato dall’avere 17 posti letto nel 2015 (dati ISTAT), ad oggi in cui superiamo i 200 posti letto. Un risultato incredibilmente straodinario, nonostante le grandi difficoltà degli ultimi anni dovute a pandemia e guerra, che però vogliamo migliorare ancora al fine di mettere a frutto le meravigliose peculiarità del nostro territorio”.

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