Fratelli d’Italia Sabaudia interviene sulla sentenza del TAR del 7 marzo 2025 “Debito Sangalli nel PEF 2023, un disastro annunciato che certifica una Maggioranza al capolinea”
Durante il consiglio comunale del 5 maggio 2023 il nostro consigliere Lucci lo aveva ripetuto continuamente. Inserire il debito contratto con la ditta SANGALLI nel PEF sarebbe stato un errore. Quel debito non doveva essere inserito nelle bollette della TARI. Nonostante i suggerimenti costruttivi e continui del nostro consigliere, l’amministrazione Mosca con atteggiamenti irridenti di arroganza e supponenza ha proseguito per la sua strada deliberando l’inserimento nel PEF 2023.
Di fatto il risultato è stato quello di inserire il debito nelle bollette della TARI 2023 e quindi sui cittadini quando invece avrebbero dovuto trovare i fondi “attraverso una diversa modulazione in bilancio delle risorse disponibili”. Così come recita la sentenza del TAR dei giorni scorsi.
Una sentenza che dà ragione all’associazione consumatori Codacons Latina e a due cittadini di Sabaudia che propongono ricorso al TAR avverso l’approvazione delle delibere n.48 sul DUP 2023-25 e n.53 sul PEF TARI 2023 nel Consiglio Comunale del 5 Maggio 2023. La sentenza determina che “il debito maturato dal Comune di Sabaudia verso l’impresa Sangalli per revisione prezzi, costituisce quindi un debito fuori bilancio che, come affermato dai ricorrenti, costituisce una sopravvenienza passiva, carente a monte di impegno contabile e che comporta, quindi, una spesa che non ha specifica previsione nel bilancio dell’esercizio in cui si manifesta. Un debito fuori bilancio, quindi, determina uno squilibrio finanziario che deve essere correAo mediante una diversa modulazione in bilancio delle risorse disponibili.”
Non era quindi possibile coprire un costo fuori bilancio inerente il servizio dei rifiuti mediante la previsione di un aumento della tariffa. Ma cosa succede ora? Un grave errore di interpretazione dell’amministrazione Mosca, sorda ad ascoltare suggerimenti ed indicazioni, che porta all’annullamento del bilancio impugnato e di tuti gli atti collegati e consequenziali, come tutti i bilanci successivamente approvati. Un fatto grave che, a questo punto, ci auguriamo porti gli organi competenti a prendere una decisione forte e decisa sul Comune di Sabaudia ovvero lo scioglimento del Consiglio Comunale e la relativa nomina di un commissario ad acta per venire fuori da questo pasticcio amministrativo.
FdI Sabaudia ritiene deplorevole il tentativo del Sindaco sugli organi di stampa di mistificare la realtà scaricando la responsabilità sull’amministrazione Gervasi, di un disastro amministrativo causato da un atto di indirizzo voluto con forza dalla sua stessa Amministrazione. Questo goffo tentativo certifica l’arrivo al capolinea di questa amministrazione che proprio durante la campagna elettorale si vantava di avere una squadra con una rilevante competenza e certificate capacità in termini di gestione amministrativa.
Dopo aver deciso di non avviare le procedure per la costituzione parte civile del Comune di Sabaudia nel processo penale contro l’abusivismo edilizio che ha leso un valore ambientale unico del nostro paese e della nostra città, oggi ci ritroviamo di fonte ad un fatto mai accaduto. Una ulteriore medaglia al petto di questa amministrazione che non ha voluto reperire la somma del debito SANGALLI in altri capitoli di spesa dello stesso bilancio.
Proviamo a capire il perché? Forse questo avrebbe significato togliere fondi a feste e festicciole? A questo punto, forse un atto di responsabilità nei confron8 dei cittadini di Sabaudia sarebbe quello di rimettere il loro mandato dando la possibilità a quest’ultimi di trovare persone capaci e competenti per governare la città”.
Il DireUvo di FdI Sabaudia