L’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA – dichiara il Presidente Provinciale Antonio Formiconi – comunica che vi è stata la pubblicazione della sentenza n. 171/2025 del Tar Lazio, Sezione Distaccata di Latina , per il procedimento recante RGN 45/2024 promosso dal CODACONSLATINA e da alcuni cittadini del Comune di Sabaudia contro il Comune al fine di procedere all’annullamento della Delibera di Consiglio Comunale n. 53 del 05.05.2023 avente ad oggetto TARI, ANNO 2023 APPROVAZIONE PEF E RELATIVE TARIFFE, nonché della Delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 05.05.2023 avente ad oggetto l’approvazione della Nota di Aggiornamento al DUP, Periodo 2023/2025, nonchè della Delibera di Consiglio Comunale n. 55 del 09.05.2023, avente ad oggetto esame degli Emendamenti relativi allo schema di bilancio e della Delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 05.05.2023 avente ad oggetto il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022. Approvazione.
Infatti, con ricorso straordinario al Capo dello Stato e trasportato presso il suddetto Tribunale, i ricorrenti hanno impugnato gli atti sopra specificati, a seguito dei quali il Comune di Sabaudia ha determinato un aumento della TARI per l’anno 2023 in ragione di far fronte al debito maturato con una impresa in virtù di sentenza di condanna del Comune suddetto al versamento di somme, poi riconosciute con atto transattivo dal Dirigente Responsabile del Comune di Sabaudia.
I ricorrenti, tra cui il CODACONSLATINA, eccepiscono la violazione di legge ex art. 194 del TUEL ed eccesso di potere, poichè al finanziamento dei debiti fuori bilancio si può provvedere usando le entrate, tranne che quelle che provengono dalla assunzione di prestiti e di quelle che hanno specifica determinazione per legge, nonchè i proventi che derivano da alienazioni di beni patrimoniali disponibili e non è quindi possibile coprire un costo fuori bilancio inerente il servizio in argomento mediante la previsione di un aumento di tariffa, la quale non può nascere gravata da ulteriori costi estranei all’esercizio di competenza.
In via pregiudiziale e/o preliminare, il Tar di Latina riconosce la legittimazione a ricorrere ex art. 137 del Codice del Consumo e dell’art. 140 del medesimo Codice a tutela degli interessi collettivi degli utenti e consumatori ed è evidente che i provvedimenti impugnati incidono negativamente su un interesse collettivo dei consumatori e degli utenti, la cui tutela viene assunta dall’Associazione.
Nel merito, il suddetto Tribunale accoglieva pienamente la tesi dei ricorrenti, in quanto solo se le risorse disponibili non sono sufficienti l’Amministrazione può ricorrere all’indebitamento con le modalità prescritte dal TUEL, le quali, però, non contemplano la possibilità di ricorrere all’incremento della tariffa di un servizio per coprire un debito fuori bilancio, in quanto la tariffa deve limitarsi a coprire il costo della gestione per l’esercizio di competenza e pertanto il Tar di Latina accoglieva il ricorso con annullamento in parte de qua degli atti impugnati, con compensazione delle spese di lite del giudizio.
L’Associazione dei Consumatori CODACONSLATINA valuterà attentamente la possibilità di agire nelle sedi giudiziarie al fine di valutare attentamente il danno da disservizio amministrativo ed il danno erariale per dolo e/o colpa grave degli organi amministrativi competenti ovvero di promuovere azioni giudiziarie volte alla restituzione e/o rimborso della TARI anno 2023 versata in eccesso quale ingiustificato arricchimento della Pubblica Amministrazione.