Tari 2023 nel Comune di Sabaudia, a intervenire il consigliere comunale di opposizione Paola Mellano (Cittadini per Sabaudia)
“Appare opportuno, al fine di arginare illazioni politiche, che da oltre un mese richiamano all’operato della precedente amministrazione, sebbene potenzialmente errate, precisare l’accadimento temporale di fatti e circostanze amministrative.
Le motivazioni del debito fuori bilancio, scaturiscono dalla soccombenza del Comune dichiarata con sentenza notificata all’Ente in data 19/01/2022, in un altro giudizio amministrativo, in ordine al quale le ragioni dell’Ente erano state sostenute, tra l’altro, dal servizio finanziario.
I termini di legge, per impugnare quest’ultima sentenza al Consiglio di Stato, notificata all’Ente in data 19/01/2022, sono stabiliti in sessanta (60) giorni; tuttavia, nelle more della pendenza dei termini per proporre l’appello, è pure intervenuta la decadenza dell’Amministrazione precedente con le dimissioni del Sindaco – in data 21/02/2022.
Ogni attività giudiziale a tutela dell’Ente e dei Cittadini poteva essere svolta entro il 20/03/2022, va da sé che ogni attività finalizzata alla riforma della sentenza nonché alla definizione dell’importo era di competenza di altri e non sono note le ragioni per le quali il provvedimento non sia stato impugnato, lasciando così divenire definitivo il debito – riconosciuto però soltanto nel 2023 – la cui copertura è poi avvenuta con l’inserimento dello stesso nel PEF 2023 della TARI, modalità questa dichiarata illegittima dalla Sentenza n. 171/2025.
Tanto si doveva per ripristinare la realtà degli accadimenti temporali e per fugare, al riguardo, ogni dubbio sulla attività dell’Amministrazione 2017-2022″.
Così, in una nota, il consigliere comunale di minoranza, Paolo Mellano.