È allerta Covid sull’isola di Ponza, il consigliere comunale d’opposizione Piero Vigorelli al Sindaco Francesco Ferraiuolo: “Sveglia, 16 casi dal 24 novembre”
“Allarmismo? – si domanda retoricamente Vigorelli – No, allarme giustificato. 16 nuovi contagiati a Ponza nelle due ultime settimane, non sono un fatto da sottovalutare. Più 4 dal 24 al 30 novembre, più 7 il 1° dicembre e più 5 oggi, 7 dicembre”.
“A costoro va un grande e affettuoso abbraccio, esteso anche all’attività commerciale che ha lodevolmente sanificato locali e magazzino. Si pensi che il 1° giugno scorso, quando il sindaco proclamava ai quattro venti che Ponza era “Covid free”, i casi totali dall’inizio della pandemia erano 88. Adesso siamo arrivati a quota 126. Cioè più 38″.
Per l’ex Sindaco Vigorelli, la causa principale di questa evidente impennata di contagi è ascrivibile al fatto che molti ponzesi non si sono vaccinati nelle due campagne di febbraio e maggio promosse dall’Asl di Latina.
“Anche se il sindaco – incalza l’esponente politico – ha fatto finta di nulla, come suo solito”. Un’altra causa della crescita del Covid sull’isola è, secondo Vigorelli, la mancanza di una campagna per la dose aggiuntiva (richiamo), la terza dose o la seconda per chi aveva fatto il vaccino Johnson.
“E non risulta che il sindaco si sia attivato in questa direzione. Come del resto il suo assessore alla sanità, Gennaro Di Fazio, colui che cinque anni fa aveva promesso solennemente che a Ponza sarebbe arrivato un pediatra e che ora si arrampica sugli specchi per tentare di giustificare il suo fallimento. La situazione è quindi preoccupante – conclude Vigorelli – Servono misure urgenti per garantire che il numero dei contagiati non aumenti. Le deve prendere il sindaco, nella sua autonomia, come hanno fatto tanti sindaci in Italia, allo scopo di scongiurare che Ponza cambi colore, da zona bianca a gialla o arancione o, peggio, rossa…Con tutte le conseguenze che ciò comporta, in materia di limitazione delle libertà e della socialità per i Ponzesi”.