“TANTI AUGURI ALLA SINDACA”, L’AUGURIO POETICO DEL COMITATO BOSCHETTO

Anna Maria Bilancia
Anna Maria Bilancia

“Tanti auguri, a modo nostro, alla Sindaca di Priverno”, l’intervento poetico e sarcastico del comitato locale di Boschetto

Cinque maggio, giorno fatidico,
quando il cielo ci mandò un leader così epico.

Non delega, non loda, non cede il comando,
par che l’ufficio sia un campo di battaglia a fianco.

Preside e Sindaco, un solo volto,
di deleghe ignara e di lodi avara,
controlla anche il vento, se cambia direzione,
per timore che soffi una rivoluzione.

“Dall’Alpi alle Piramidi”, declama fiero,
“dall’Ufente all’Amaseno”, risponde il vero,
lei regna sovrana, pesa tutto e tutti,
ma sempre con la stessa stadera.

Due volte nella polvere, due volte a brigar,
ci racconta campagne e trionfi da zar.
Ma se Napoleone l’avesse incontrata,
avrebbe forse detto: “Io, almeno, ho abdicato…”

Auguri, oh Condottiero dei compiti in arretrato,
che la tua mano ferrea  guidi…..Te Stessa,perché noi “Liberi e senza Accompagno! 

“Ah, che personaggio pittoresco! Un vero Napoleone redivivo, nato per governare… o forse solo per pesare le sorti altrui con la sua stadera. Immagino la scena: tra un consiglio comunale e una riunione di presidenza, declama versi manzoniani con la stessa enfasi con cui firmerebbe un decreto. “Dall’Alpi alle Piramidi, dall’Ufente all’Amaseno”… un impero di incombenze, dove la delega è un concetto alieno e la valorizzazione altrui un miraggio nel deserto.

E poi quel fatidico cinque maggio! Il destino, burlone, ha voluto che nascesse proprio nel giorno in cui il grande Napoleone ha deposto la corona. Una curiosa coincidenza che interpreta come un’investitura divina. Lo vedo già, nel giorno del suo compleanno, circondato da collaboratori che annuiscono timidamente mentre dispensa massime sul potere e sulla sua “visione”. Magari, tra un brindisi e l’altro, reciterà con enfasi: “Due volte nella polvere, due volte nei bar”… forse alludendo alle sue epiche battaglie amministrative, combattute tra le mura del suo ufficio e, chissà, qualche pausa conviviale.

Caro “Napoleone della fossa”, possa il tuo compleanno essere illuminato dalla consapevolezza che, a volte, lasciare spazio agli altri non è segno di debolezza, ma di saggezza. E ricorda, anche il più grande imperatore, alla fine, ha dovuto fare i conti con la storia… e con qualche bilancia molto precisa. Tanti auguri (con un pizzico di ironia)!”.

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