TANGENTI A PONZA: IN ARRESTO IL CONSIGLIERE DI FRATELLI D’ITALIA. SINDACO: “ESPULSO DALLA MAGGIORANZA”

Danilo D'Amico
Danilo D'Amico

Si fa dare una mazzetta da 5mila euro in cambio di un appalto a Ponza: arrestato dai Carabinieri di Formia un consigliere comunale di maggioranza

Oggi, 21 giugno, intorno alle ore 13, nelle vicinanze del Comune di Ponza, i militari della Compagnia Carabinieri di Formia, guidati dal Maggiore Michele Pascale, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un consigliere comunale della maggioranza che sostiene il sindaco Francesco Ambrosino. Contestato al consigliere comunale che ha la delega dei Lavori Pubblici il reato di concussione. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Cassino.

Si tratta dell’esponente di Fratelli d’Italia, Danilo D’Amico che sulla propria pagina Facebook si definisce Dirigente Provinciale del partito di Giorgia Meloni nonché Coordinatore Territoriale a Ponza. Nello specifico, i militari della Stazione di Ponza e del Sezione Operativa hanno arrestato, in flagranza di reato, il 33enne D’Amico per aver chiesto ed ottenuto 5000 euro da un imprenditore romano al fine di fargli ottenere un futuro appalto di 50.000 euro e inerente al mantenimento del verde dell’isola di Ponza.

L’appalto consisteva nei lavori di pulizia dei sentieri dell’isola pontina. Un terremoto vero a Ponza, tanto che il sindaco Francesco Ambrosino ha dichiarato sui social la netta presa di distanza da D’Amico.

Il giovane esponente politico è stato bloccato dai Carabinieri davanti al bar sotto gli uffici comunali, proprio dopo aver ricevuto la mazzetta. I militari dell’Arma, consapevoli della richiesta di tangente, si erano organizzati proprio per coglierlo con le classiche “mani nella marmellata”. La richiesta di mazzetta sarebbe stata effettuata tramite un messaggio inviato da D’Amico alla ditta coinvolta. Un messaggio che evidentemente è stato captato dai Carabinieri, avvertiti dal titolare dell’impresa che aveva ricevuto la richiesta di pagamento da parte di D’Amico.

I militari dell’Arma hanno prontamente agito mentre D’Amico prendeva la mazzetta dalla mani del titolare della “Garden Nomentano” di Roma, la ditta capitolina che voleva occuparsi del verde sull’isola, per cui è competente, per delega del Sindaco, il consigliere comunale arrestato.

D’Amico, assistito dall’avvocato Mario Romanzi, dopo essere stato portato in caserma, si trova agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di convalida che avverrà lunedì prossimo davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino.

“Il Sindaco a nome dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza isolana ringrazia le Forze dell’ordine per il lavoro svolto. Il Comune è sbigottito e comunque estraneo a queste vili pratiche. Il Consigliere D’Amico, nel caso fossero confermate le indiscrezioni, ha tradito la fiducia del Sindaco e dei suoi elettori e quindi è immediatamente espulso dalla maggioranza consiliare. Ponza è più forte di chi le vuole male e male si comporta. Non è possibile vanificare gli enormi sforzi che quotidianamente vengono messi in campo”.

A intervenire il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina, Senatore Nicola Calandrini: “Quanto accaduto a Ponza mi rammarica fortemente. Desidero esprimere innanzitutto la mia più profonda gratitudine ai militari dell’Arma per il loro operato, certo che la magistratura saprà fare chiarezza su questa vicenda che, se venisse confermata, sarebbe di una gravità assoluta.

Per dovere di cronaca, tuttavia, anche per chiarire alcune inesattezze apparse su alcuni organi di stampa, ci tengo a precisare che il Consigliere D’Amico non è attualmente un tesserato di Fratelli d’Italia e quindi non rappresenta il partito in Consiglio Comunale. Allo stesso tempo non ricopre il ruolo di coordinatore comunale del partito, essendo lo stesso commissariato da tre anni. Desidero infine sottolineare come la trasparenza e il rispetto della legge siano dei principi imprescindibili per chi decide di far parte di questo partito. Una comunità, che guido con orgoglio a livello provinciale, dove non c’è spazio per comportamenti ambigui o attività poco limpide, pena l’immediato allontanamento”. 

D’Amico, cinque anni fa, fu coinvolto in un caso di aggressione sull’isola mai del tutto chiarito (leggi link sotto).

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