Tampon Tax, mozione LBC approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Latina: in campo azioni per ridurre il prezzo dei prodotti igienici femminili
È stata approvata all’unanimità la mozione sulla Tampon Tax, che prevede l’abbattimento dei prezzi dei prodotti igienici per le donne nella farmacia comunale di Latina.
La mozione è stata presentata dalla capogruppo LBC Valeria Campagna a nome del gruppo consiliare e a nome del movimento di LBC, che per mesi con la segretaria Elettra Ortu La Barbera ha lavorato per questo provvedimento.
“È assolutamente prioritario e necessario che anche il nostro Paese riconosca come beni primari i prodotti igienici femminili affrontando le problematiche legate al “period poverty” e riconoscendo le relative agevolazioni fiscali. In assenza di un intervento a livello nazionale molte città hanno iniziato – a partire dalla Toscana – ad adottare dei provvedimenti locali” – spiega la consigliera.
Anche Latina dunque aderisce alla rete di città italiane che hanno deciso di intervenire su questo tema: è il secondo capoluogo di provincia in Italia, dopo Firenze, ad aver approvato questa mozione, che impegna il sindaco e la giunta: a verificare con la farmacia comunale la possibilità di applicare prezzi contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili, applicando una scontistica di circa il 20%; ad attuare ogni altra iniziativa per migliorare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle donne ed in particolare delle fasce più svantaggiate, come la possibilità di posizionare in prossimità delle scuole di competenza comunale e dei luoghi di pubblica utilità come biblioteca e università dei distributori di prodotti sanitari e igienici femminili a prezzo ridotto; a sollecitare il Governo ed il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota, attualmente al 22%, per i prodotti igienico-sanitari femminili.
“Apprezziamo – conclude la consigliera – il fatto che il voto sia arrivato unanime per questo provvedimento: l’aula ha compreso che si tratta di una battaglia trasversale, che non può dividere ma solo unire in favore dei diritti delle donne”.