Il Tar del Lazio dà il via libera all’acquisizione dei dati relativi all’assegnazione delle cattedre 2021-2022. Giovannini: “Continuiamo a sostenere i ricorsi dei docenti scavalcati”
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dalla Gilda Insegnanti contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito per accedere all’algoritmo usato per l’assegnazione delle cattedre ai docenti precari iscritti nelle graduatorie provinciali. In virtù della sentenza il sindacato potrà acquisire i dati utili a capire i motivi del malfunzionamento della procedura informatizzata, che ha generato tantissimi errori nell’attribuzione delle supplenze da GPS, soprattutto nell’anno scolastico 2021-2022.
«Il sistema con l’algoritmo del MIM – spiega la coordinatrice provinciale della Gilda, Patrizia Giovannini – è stato progettato per sostituire e automatizzare le convocazioni in presenza, ma non riesce a contemplare tutte le variabili che intervengono in fase di assegnazione dei posti. Le norme e l’abuso di questa procedura hanno penalizzato i candidati con i punteggi più elevati col risultato che questi docenti sono rimasti senza incarico o hanno preso supplenze e sedi più disagiate».
«Seppure quest’anno siano state corrette molte delle anomalie tecniche registrate negli anni precedenti, come per esempio la possibilità del completamento orario, si sono ancora verificati casi di docenti scavalcati impropriamente in graduatoria. Tant’è che stiamo continuando a sostenere diversi ricorsi per il ripristino delle posizioni» sottolinea la Giovannini.
Da tre anni la Gilda sta chiedendo di modificare le norme che regolano questo sistema e di posticipare il procedimento delle nomine, così da avere un quadro più definito e completo delle disponibilità. «La soluzione ideale – afferma la segretaria – sarebbe tornare alle convocazioni in presenza, ma se questo non fosse possibile si preveda almeno un intervento che consenta il rispetto del principio meritocratico e dei diritti di graduatoria, che finora sembra non siano stati affatto considerati correttamente».I tecnici della Gilda entrati in possesso dei dati sono al lavoro per verificare l’origine delle irregolarità registrate a suo tempo. Ad esito delle analisi, si valuterà come procedere presso il Ministero.