Il torrente Pontone è esondato nel sud pontino a causa delle abbondanti piogge di questa notte: particolarmente critica la situazione in località Canzatora tra Gaeta e Formia
Ancora una volta, a causa del vento forte di scirocco, il Torrente Pontone non è riuscito a defluire. Partendo da Itri, l’acqua è esondata in molte zone tra cui a Gaeta e Formia.
Nelle foto, dalla Canzatora, tra Formia e Gaeta, il portato dell’esondazione di stamani 6 dicembre.
È evidente che gli annunciati lavori (nell’attesa anche di nuovi finanziamenti annunciati anch’essi) nel tratto terminale del torrente Rio d’Itri, che nel territorio formiano prende la denominazione di torrente Pontone, non sono stati sufficienti. In quel tratto il torrente è stato cementato tra le case che sorgono copiose.
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AGGIORNAMENTO – “Ennesima bomba d’acqua, ennesima tragedia a Rio Pontone. Fortunatamente tutte le famiglie coinvolte stanno bene, ma hanno visto i loro beni completamente distrutti. Il Rio di Itri, che sono nel tratto finale prende la denominazione di Rio Pontone, di competenza dei 3 comuni di Itri, Gaeta e Formia deve vedere assolutamente un coinvolgimento deciso di risorse finanziarie da parte sia provinciale che regionale. A mio avviso ciò che si è riuscito a fare nei mesi scorsi su Rio Santa Croce, dove un progetto di messa in sicurezza provinciale ha visto l’avallo bipartisan dei consiglieri regionali, La Penna e Simeone, e quindi ha ottenuto un primo finanziamento di 2.500.000,00 di euro, potrebbe e dovrebbe succedere a Pontone. I tre comuni di Gaeta, Itri e Formia utilizzando la risorsa ministeriale appena arrivata di 300.000,00 euro approdassero subito ad un progetto esecutivo-definitivo per poi avere un finanziamento regionale per realizzarlo. Questa è la via più veloce e sicuramente più reale per arrivare ad una soluzione. Oggi si è sfiorata la tragedia di nuovo, siamo amministratori e non dobbiamo sottrarci dalle responsabilità che abbiamo, pertanto dobbiamo essere aiutati da chiunque rappresenti questo territorio per arrivare a mettere in sicurezza questo torrente. Concludo con un pensiero rivolto al signor Giuseppe che oggi è stato sfollato da casa, affidato ai nostri servizi sociali trascorrerà alcuni giorni lontano dalla sua abitazione, nei suoi occhi e nelle sue parole il ricordo di sua moglie che il torrente ha ucciso 8 anni fa. Ora tocca a noi non dimenticarcelo e lavorare in tal senso, a prescindere da tutte le appartenenze, quindi mi rivolgo anche all’Onorevole Trano e mi metto a disposizione”.
Otto anni fa, tra il 31 e l’1 ottobre 2012, il signor Giuseppe Annunziata perse la moglie Concetta Gigliano a causa della rottura degli argini scaturita dall’esondazione del Torrente Pontone. Nell’occasione il coniuge Giuseppe si salvò. La signora tentò di ripararsi in auto, ma per lei con ci fu niente da fare e l’impeto dell’acqua trascinò via il suo corpo che venne trovato a distanza di centinaia di metri presso la spiaggia di Vindicio a Formia.