Comune di Cori, esternalizzato lo sportello Suap e Agricolo. Silvi (L’Altra città): “Le aziende lamentano la mancanza del servizio e l’aggravio del procedimento”
Nel dicembre scorso il Consiglio Comunale ha approvato l’esternalizzazione dei servizi dello sportello attività produttive e agricole associandosi al SUAP della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, con sede a Rocca Priora (Roma), che svolge questo servizio per i comuni facenti parte della comunità stessa e anche per comuni limitrofi.
“Innanzitutto questa scelta, che come gruppo di minoranza non abbiamo approvato, va in contrasto con le promesse elettorali del sindaco De Lillis che nel suo programma aveva sbandierato il potenziamento del servizio con un’assistenza dedicata alle imprese, soprattutto a quelle agricole”, ricorda Evaristo Silvi, capo gruppo della minoranza.
“Le imprese commerciali ed artigiane del territorio, ormai da molti mesi, – prosegue Silvi – lamentano disservizi: pratiche non lavorate, mancanza di un interlocutore, mancanza di assistenza. Difficoltà analoghe vengono lamentate anche dalle aziende agricole che, nonostante l’istituzione – sulla carta – dello Sportello Agricolo, in realtà non ricevono l’assistenza promessa dall’assessore di riferimento Simonetta Imperia”.
Le carenze denunciate da Silvi possono avere impatti negativi sulle aziende, sia in termini di freni all’attività, che anche in termini di mancanza di regolarità. Infatti il SUAP è stato istituito per legge con l’obiettivo di essere l’unico punto di riferimento che deve raccogliere tutti quei pareri e quei nulla osta necessari alla regolarizzazione dell’attività produttiva stessa. Si profilano anche freni importanti ai piani industriali di società private che non vedono evase pratiche articolate e complesse, che richiedono l’ottenimento di numerosi pareri sovra- comunali. Basti pensare ai piani di sviluppo aziendale delle imprese agricole, che richiedono l’intervento di numerosi soggetti esterni.
“È proprio di questi giorni – aggiunge Silvi – la polemica, emersa sui social, su un progetto di grande impatto per il territorio, promosso da un’impresa di primaria importanza, che prevede la realizzazione di un grande complesso residenziale a carattere socio-sanitario. Il sindaco, in un articolo apparso su un giornale locale, se ne è intestato, in modo improprio, la paternità. La questione è che, dopo anni di gestazione, ora si dovrebbe avviare la conferenza dei servizi per mettere intorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti per arrivare ad una decisione”.
2Su quale tavolo si decideranno progetti così importanti per il territorio? sul tavolo di Rocca Priora? – si chiede Silvi – Le imprese dovranno parlare, se ci riescono, oltre che con gli uffici di Cori anche con quelli della comunità montana dei Castelli Romani? Ci sembra una scelta politicamente scellerata, ma anche un vero e proprio aggravio del procedimento”.
Sulla base delle molte lamentele raccolte da tante imprese e da tanti commercialisti, L’Altra Città ha presentato una interrogazione chiedendo all’amministrazione quante sono le pratiche SUAP inevase e se anche progetti così importanti verranno gestiti dal SUAP della comunità montana dei Castelli Romani e Prenestini.
“Sicuramente avremo come risposta che, trattandosi di procedimenti amministrativi, non è rilevante chi li fa! Allora dobbiamo aspettarci che anche la commissione agricola comunale sarà gestita dal SUAP della comunità montana dei castelli romani? E allora perché non esternalizziamo tutti i procedimenti del comune di Cori?”.
Con questa provocazione, Silvi sottolinea che la scelta dell’amministrazione De Lillis di esternalizzare lo sportello SUAP e lo sportello Agricolo, servizi essenziali per le imprese locali, è una rinuncia alla gestione dello sviluppo economico del territorio.
